Troina: assemblea su bollette e referendum sulla ripubblicizzazione di servizio idrico

bolletta acquaTroina. Oggi pomeriggio, alle ore 17, nell’aula magna dell’Iiss Ettore Majorana, via Aldo Moro, n. 147, si terrà l’assemblea pubblica convocata dal comitato cittadino per discutere delle bollette dell’acqua e della gestione e del servizio idrico integrato. Sulle ultime bollette dell’acqua, nel dettaglio degli importi, compaiono delle voci che hanno indispettito gli utenti. Due in particolare: corrispettivo della quota fissa e partite pregresse–conguaglio anni 2005-2010. A sentire quello che si dice attorno a queste voci della bolletta dell’acqua, non si parlerà solo di tariffe. Ascoltando la gente parlare delle bollette dell’acqua, che in questi giorni è l’argomento principale di discussione pubblica, salta fuori quasi sempre la domanda: che fine ha fatto il referendum sulla ripubblicizzazione di servizio idrico del 2011 vinto dai sostenitori del ritorno alla gestione pubblica di questo servizio di primaria importanza per la vita di una comunità? Tutto è rimasto a com’era prima del 2011. Eppure sul ritorno alla gestione pubblica del servizio idrico c’è un consenso quasi unanime. Il comune di Troina, prima ancora della celebrazione del referendum, si era pronunciato il 25 maggio 2009, con la delibera del consiglio n. 26, a favore del riconoscimento dell’acqua come bene comune ed aveva aderito al coordinamento nazionale degli enti locali per l’acqua bene comune e la gestione pubblica del servizio idrico. Nel mese di dicembre dello stesso anno, con la delibera 93 del consiglio comunale, aveva persino approvato la proposta di legge regionale d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia. Il 5 marzo 2010, il consiglio comunale con la delibera n. 7 ha modificato lo stuto comunale inserendo l’articolo 5 bis che definisce il diritto di accesso all’acqua come diritto umano universale ed il servizio idrico integrato come servizio pubblico locale privo di rilevanza economica. Queste tre delibere sono state adottate all’unanimità dal consiglio comunale. Con l’affidamento ad AcquaEnna della gestione del servizio idrico integrato è venuto meno il ruolo del Comune. E’ la gestione diretta Il modo migliore che ha un Comune per garantire a tutti i cittadini l’accesso ai servizi essenziali. Ma se non governa servizi essenziali come il servizio idrico integrato e la raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, a che cosa serve un Comune?

Silvano Privitera





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