Pecore sgozzate e furto di armi a Villarosa

pecora sgozDue episodi inquietanti hanno caratterizzato Villarosa, che fa sospettare il ritorno nel territorio della mafia agricola ed anche la possibilità che il furto d’armi realizzato con grande perizia sia stato un furto per commissione. Intanto nel campo degli allevatori si è registrato il fatto che decine di pecore sono state sgozzate in maniera selvaggia, quasi una vendetta nei confronti del proprietario procurandogli un danno considerevole, mentre nell’altro episodio c’è stato un furto di armi, due pistole e cinque fucili, che era detenuti legalmente e chiusi in una cassaforte. I ladri, probabilmente due, per evitare perdite di tempo hanno deciso di portare via l’intera cassaforte. Ovviamente i due episodi sono privi di qualsiasi collegamento si sono verificati in periodi diversi. Quello del gregge sgozzato, il numero è ancora da verificare perché si parla che gli animali erano più di cento, è sicuramente l’episodio più inquietante perché fanno pensare che nelle campagne di Villarosa risorgono questo tipo di episodi, che si sono verificati circa quattro- cinque anni fa. Ed allora c’è da chiedersi gli autori di questa carneficina quale messaggio hanno voluto inviare al proprietario? Doveva pagare qualcosa che non ha voluto pagare? E’ una vendetta nell’ambito dei furti di animali? Gli interrogativi sono al vaglio del nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri con la collaborazione dei colleghi della stazione di Villarosa. I carabinieri del comando provinciale di Enna, interpellati, non confermano né smentiscono, ma la certezza del carneficina c’è senz’altro. Il furto delle pistole e dei cinque fucili si è verificato in un appartamento al primo piano di un complesso residenziale. I ladri, almeno due, hanno forzato la porta d’ingresso e poi, una volta dentro, hanno messo tutto a soqquadro, poi hanno rivolto la loro attenzione su una cassaforte da muro, che è stata divelta, contenente due fucili con canne sovrapposte, due doppiette (tutti fucili da caccia) e due pistole. Le armi erano regolarmente detenute dal proprietario incensurato e autorizzato alla detenzione. All’interno, c’erano pure decine di munizioni. È chiaro che questo episodio desta preoccupazioni, perché le armi adesso potrebbero finire in mano a chiunque. Quale era il vero obiettivo dei ladri, il furto di qualcosa che potesse fruttare soldi oppure le armi che possono servire a fare tante cose. Chi ha agito ha studiato bene il colpo ed è andato a colpo sicuro, quando all’interno dell’appartamento non c’era nessuno, quindi sono state studiate le abitudini della famiglia.




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