Enna. Domenica mattina intorno alle 12 davanti ai cancelli del museo Alessi, chiuso dal primo gennaio del 2006, stavano circa trenta turisti, italiani e stranieri, che guardavano i cancelli del museo e poi consultavano le guide, che avevano in mano, qualcuno, invece si è avvicinato ai cancelli per cercare di guardare all’interno nella speranza di poter fare qualche fotografia. Ci hanno chiesto i motivi della chiusura visto che nelle loro guide non c’era alcuna notizia e abbiamo spiegato loro che la chiusura è una vicenda molto complessa per motivi finanziari, che non consente di poter gestire del personale che dovrebbe attivare il museo. Molti di loro non sono rimasti tanto convinti sostenendo che un museo che ha tanti tesori e reperti di primo piano non si può tenere chiuso, si dovrebbe fare di tutto per tenerlo aperto. Ancora una volta, dunque, il museo Alessi e la sua chiusura da otto anni ritornano in discussione, ma di fatto nessuno, tra amministratori, presidenti di associazioni, la stessa Diocesi di Piazza Armerina ha fatto qualcosa per poter riaprire uno dei musei più ricchi di opere d’arte e reperti della Sicilia. Se ne parla per qualche giorno, qualcuno lancia delle iniziative, che sono regolarmente non ascoltate e poi tutto cade nel silenzio. In questa vicenda l’Amministrazione comunale il suo assessore alla cultura ed al turismo qualcosa la dovrebbe fare. Cercare di organizzare una riunione con la presenza del vescovo o di un suo rappresentante, presidente di associazioni culturali, la stessa Fabriceria del Duomo, che è stata sempre restia a qualsiasi soluzione per cercare di trovare qualcosa che possa consentire la riapertura del museo Alessi.




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