Gagliano. Variazione bilancio scalda gli animi in Consiglio, replica ex Sindaco

gagliano_Candito GiuseppeGagliano. La variazione di bilancio scalda gli animi in consiglio comunale. Debiti fuori bilancio e relativi equilibri sono stati al centro della seduta, che ha visto i consiglieri d’opposizione abbandonare l’aula perchè contrari alla variazione di bilancio.
I debiti fuori bilancio ammontano a 53 mila euro e il gruppo di maggioranza “Cambiamo Gagliano” lamenta la cattiva informazione messa in atto dal gruppo di minoranza “Scelta libera” per aver diffuso un cartello nel quale si legge: “Bilancio sbagliato in 18 mesi”. Per il presidente del consiglio, Cataldo La Ferrera, la variazione di bilancio era un atto necessario per poter liquidare i debiti, mai pagati, contratti dalla precedente amministrazione. Una sorpresa del tutto spiacevole per l’attuale amministrazione comunale, alla quale è stato notificato il debito solo pochi giorni fa. Il 29 settembre scorso, infatti, il revisore dei conti è venuto a conoscenza per la prima volta di tali debiti, riferiti a sentenze su atti di precetto relativi a fatti risalenti ad anni passati, a partire dal 2008, e non pagati nell’anno di competenza. L’amministrazione Zappulla si tira fuori da ogni responsabilità, perchè si dichiara totalmente estranea ai fatti. Secondo il gruppo di minoranza, invece, i 53 mila euro di debiti non sarebbero stati ereditati in toto, bensì si tratterebbe di debiti accumulati in parte anche dall’attuale amministrazione. A detta della consigliera di “Scelta libera”, Francesca Naborre: “Questo disequilibrio non si doveva creare, perchè i debiti avrebbero dovuto essere pagati con l’avanzo di amministrazione”. Ribatte il capogruppo di “Cambiamo Gagliano”, Giuseppe Candito (nella foto): “E’ giusto che emerga la verità e che i cittadini sappiano che la maldestra informazione posta in essere dall’opposizione, anche mediante cartelloni pubblici, costituisce un boomerang per loro stessi, poiché si tratta di debiti causati dalla loro maldrestra ed inoculata gestione della cosa pubblica. Noi siano in grado di provarlo documentalmente”. Si attende ora che la Corte dei Conti, a cui dovranno essere trasmessi gli atti per legge, chiami a responsabilità contabile chi ha provocato il danno all’ente.

E gli equilibri di bilancio continuano a suscitare polemiche. Interviene stavolta l’ex sindaco di Gagliano, Salvatore Prinzi, rimasto in carica fino al mese di giugno 2013. La sua contestazione riguarda i debiti fuori bilancio, considerati dall’attuale maggioranza scomoda eredità della precedente amministrazione. “I cittadini gagalianesi – dice – devono sapere che io non ho lasciato debiti in questo comune. Non bisogna scaricare le responsabilità su chi non ne ha. In questa situazione non c’è nulla di oscuro, tutto è chiaro e trasparente. Le sentenze delle cause iniziate negli anni passati non sono debiti, bensì scaturiscono da contenziosi che non vedono coinvolto il sindaco, ma l’ente comune, pertanto non c’è alcuna responsabilità politica. La sentenza è stata notificata dopo di me, per cui la mia amministrazione non poteva pagare un conto non ancora presentato all’ente”. Prinzi è un fiume in piena e intende chiarire subito alcuni punti fermi. In passato lui stesso ereditò un fardello di 600 mila euro dalle precedenti amministrazioni, comprensivi di incarichi, debiti e sentenze. L’avanzo di amministrazione ammontava allora, nel 2003, ad un milione di euro. Per questa ragione, i 53 mila euro che l’amministrazione Zappulla dovrà pagare sono ritenuti da Prinzi una cifra irrisoria, considerando anche i 3 milioni di avanzo di cui dispone. Secondo l’ex sindaco, l’attuale amministrazione avrebbe già potuto e dovuto pagarli, perchè il comune, pur essendo in gestione privvisoria, poteva pagare con l’avanzo di bilancio, in quanto la copertura di debiti e mutui ha la piorità su tutto il resto, con approvazione del conto consuntivo. “Perchè allora – aggiunge Prinzi – le variazioni sono state fatte solo adesso, visto che la prima notifica di sentenza del giudice di pace risale al 20 giugno 2013; vista anche la disponibilità economica del comune e visto l’obbligo di approvazione dell’equilibrio di bilancio entro il 30 settembre?”. Con questa domanda rilancia la necessità di fare chiarezza.

Valentina La Ferrera





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