On.Alloro e ASP. La volpe se non arriva all’uva dice che è acerba

volpe e uva“L’improvviso quanto improvvido attivismo dell’ormai ex Commissario Straordinario dell’ASP di Enna, Giuseppe Termine, risulta essere non solo fuori luogo ma anche e soprattutto inopportuno, specie alla luce dell’ormai avvenuta nomina del suo sostituto”.
Con queste parole il deputato regionale del PD, Mario Alloro, commenta l’avvenuta nomina di tre primari presso il nosocomio ennese, nonché al conferimento degli incarichi di Direttore di Dipartimento funzionale.
“A tempo ormai ampiamente scaduto – spiega l’On. Alloro – il Commissario Termine non solo nomina tre primari, cosa che avrebbe potuto e dovuto fare molto tempo prima, ma procede nella sua azione, di fatto ormai conclusa, con atti di vera e propria programmazione sanitaria, qual è la nomina dei Direttori di Dipartimento che, per un fatto di opportunità, sarebbe più giusto che adottasse il suo successore che, come tutti ben sanno, assumerà il ruolo di Direttore Generale con la consequenziale necessità di adottare gli atti gestionali che riterrà più opportuni”.
“Inoltre, è appena il caso di ricordare che la procedura che ha portato a tali nomine – aggiunge Alloro – risulta essere in palese contrasto con il Regolamento aziendale, in particolare nella mancanza del richiamo, a priori, dei criteri che si intende adottare per selezionare gli interessati”.
“Mi farò, quindi, carico – conclude il parlamentare regionale ennese – di un’apposita iniziativa presso l’Assessorato Regionale alla Salute affinché gli atti consumati in questi giorni dal dott. Termine vengano prontamente revocati, in modo da dare al nuovo Direttore Generale dell’ASP l’opportunità di programmare la propria attività senza invece trovare la tavola già apparecchiata da altri. L’unica cosa che resta da fare al dott. Termine è andarsene da Enna per ricoprire l’incarico che il Presidente Crocetta si è premurato di conferirgli”.


n.d.r.:
Ma il problema della sanità ennese sono gli ultimi atti di nomina dell’ex (oramai) Commissario! On. Alloro non sarebbe stato opportuno consumare carta e penna per altre problematiche molto, ma molto, più importanti (sempre sulla sanità provinciale)!
La Direzione generale dell’Azienda Sanitaria, composta dal dottor Giuseppe Termine, dal direttore sanitario, Emanuele Cassarà e dal direttore amministrativo, Giuseppe Messina vuole fare delle precisazioni sulle accuse mosse dall’onorevole Mario Alloro. Intanto vogliono precisare che non è stato nominato alcun primario, ma sono stati dati degli incarichi di primariato per sei mesi, in quanto i reparti interessati erano privi di un responsabile, per cui il dottor Ivano Vicari dal 10 ottobre e per sei mesi assume il ruolo di primario nel reparto di Riabilitazione, il dottor Vincenzo Di Marco nel reparto di Nefrologia, il dottor Giuseppe Greca nel reparto di Dermatologia, il dottor Luigi Renato Valenti nel reparto di Pronto Soccorso. Per quanto riguarda l’ospedale Chiello di Piazza Armerina il dottor Rosario Camerino è stato nominato, sempre per sei mesi, nel reparto di Medicina e Chirurgia, il dottor nomina possibilmente quando prenderà incarico il nuovo direttore generale. Giuseppe Vicari nel Reparto di Laboratori di Sanità Pubblica ed il dottor Claudio Millia nel reparto di Riabilitazione. Per quanto riguarda le nomine del Dipartimento Funzionale la Direzione generale non ha nominato alcuno, semplicemente ha inviato coloro che hanno i requisiti a presentare la necessaria documentazione per un’eventuale nomina possibilmente quando prenderà incarico il nuovo direttore generale.

Replica da parte dell’On.Alloro del giorno dopo alle precisazioni dell’ASP. Nel leggere tra le righe appare evidente che più che una replica dell’On.Alloro sembrerebbe un comunicato sindacale aziendale, ma questa è la politica!
Un ben informato ci fa saper che le nomine di otorino, geriatria, dialisi (e sempre Di Marca nefrologia) oncologia e neurologia erano stati da poco nominati (nei primi di settembre) le regole per il conferimento delle nomine di capo dipartimento sono regolamentato dalla legge 484 del 1997.
Il testo pervenuto

“L’ex commissario dell’Asp di Enna, Giuseppe Termine, non può continuare a fare finta di non vedere la scorrettezza istituzionale che si cela dietro gli atti compiuti in questi giorni”.
“Per quanto riguarda la nomina dei primari in merito alla cui professionalità nulla questio, poco importa che le stesse siano per soli sei mesi, non comprendendo infatti come alle stesse si giunga solo a tempo ampiamente scaduto, nonostante sulle difficoltà vissute in alcuni reparti, a cominciare dal Pronto Soccorso, si siano inutilmente mossi, per mesi, istituzioni e cittadini, giungendo finanche alla celebrazione di un Consiglio Comunale, proprio nella sede ospedaliera, senza che tutto ciò sortisse l’effetto richiesto, cioè la nomina del primario. Nomine che, invece, vengono fatte solo oggi, a tempo ampiamente scaduto”.
“Passi la nomina seppure tardiva dei primari, che comunque esercitavano già il ruolo da facenti funzioni, ma perché il commissario non ha ritenuto di utilizzare lo stesso metro per gli altri reparti che rimangono ancora scoperti, quali quelli di otorino, dialisi, geriatria, oncologia e neurologia, forse perché ritenuti meno importanti?”
“Quanto poi, all’acquisizione della documentazione per l’eventuale nomina dei Direttori di Dipartimento funzionale, non si capisce da quale esigenza nasca questa iniziativa, considerato che gli stessi sono stati nominati da Termine solo nel settembre 2013. Inoltre, sappiamo bene che ancora non sono state fatte le nuove nomine, ma non si può non evidenziare l’illegittimità del bando di selezione, varato in tutta fretta in palese contrasto con il Regolamento aziendale, per la mancanza del richiamo, a priori, dei criteri che si intenderà adottare per selezionare gli interessati, lasciando così un inopportuno ampio margine discrezionale di scelta, soprattutto tenendo conto che sono attualmente pendenti ricorsi giurisdizionali già vinti in primo grado ed in merito ai quali, se dovessero essere attribuite le funzioni, vigileremo che le stesse non determinino profili di danno erariale che sarebbero prontamente denunciati”.
“Il Commissario ha avuto, e lo sa bene, qualche anno per dare una svolta alla sanità ennese, ha ritenuto di non farlo preferendo fare l’ostaggio di potentati, consorterie e di alcuni sindacati. Adesso è stato nominato un direttore generale che, ritengo, vada messo nelle condizioni di porre in essere una programmazione sanitaria quanto meno di medio termine. Ogni atto che vada in direzione opposta a questa vedrà la nostra ferma opposizione”.