Enna, depurazione: Assoconsumatori su partite pregresse

bolletta acquaNelle ultime due fatturazioni ricevute dagli utenti della provincia di Enna hanno trovato una nuova voce “oneri pregressi 2005 2010”. Dalle fatture non si evince alcunché in merito a tali voci, pare che si riferiscano alla necessità di riequilibrio per mancati introiti da parte di Acquaenna. Ed in particolare tali mancati introiti servirebbero, anche, per pagare le somme da rimborsare, per effetto della sentenza della Corte Costituzionale n. 335/ 08, dei canoni di depurazione non dovuti per gli anni di mancato funzionamento degli stessi. Gli oneri pregressi, infatti, fanno riferimento alla delibera dell’ATO n.2 del 25.1.2012 di cui si allega stralcio “…L’importo di € 7.315.609,39 contiene € 2.123.180,47 riguardanti i rimborsi per canone di depurazione ancora dovuti, per i quali occorre uniformarsi all’art.7 del D.M.Ambiente del 30/9/2009,…”. In pratica ci stanno facendo pagare le somme che debbono restituire ai cittadini per la depurazione. In effetti i tempi coincidono: da luglio Acquaenna chiede tali oneri pregressi e da qualche giorno i cittadini aventi diritto ricevono il rimborso del canone illegittimamente versato. L’illegittimità, la violazione di legge e l’abuso di potere si appalesano in tutta la loro gravità. In primo luogo le somme relative al canone di depurazione dovevano essere accantonate in un conto vincolato e quindi dovevano essere prontamente restituite senza far pagare i cittadini due volte. In secondo luogo tali somme richieste appaiono prescritte irrimediabilmente senza avere nessuna rilevanza giuridica le gentili minacce di sospensione di un servizio pubblico essenziale per importi assolutamente irrisori tra gli 10/20 euro che tanto sanno di gentile intimidazione. In terzo luogo il cittadino utente non ha mai stipulato con Acquaenna nessun contratto che preveda il pagamento dei mancati introiti e/o di eventuali scostamenti dal piano d’ambito. Eventuali mancati introiti potrà chiederli a chi ha sottoscritto una convenzione scellerata in danno ai cittadini. Assoconsumatori a difesa dei cittadini muoverà tutte le azioni legali in tutte le sedi competenti, per maggiore informazioni invitiamo i cittadini a prendere visione dell’allegata delibera dell’ATO idrico n.02 del 25.01.2012. I cittadini sono stanchi di dover, sempre, pagare due volte per una stessa motivazione prima per il deposito cauzionale già pagato al precedente gestore ed ora una seconda volta per la depurazione delle acque reflue già pagata a suo tempo.

Pippo Bruno, responsabile provinciale Assoconsumatori


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