Calascibetta: progetto per rendere più produttivo il lavoro dei forestali precari

calascibetta Salvatore CatalanoCalascibetta. Parte dal comune xibetano una iniziativa al fine di verificare la possibilità di rendere più produttive le giornate lavorative prestate dai lavoratori forestali precari (i cosiddetti settantottunisti, centounisti e centocinquantunisti). A farsi promotore dell’iniziativa, il vice sindaco, Salvatore Catalano, impegnato sul fronte dei forestali che ha coinvolto i sindaci del territorio ennese, per siglare una proposta proficua e produttiva.
-Ci illustri il suo progetto
“Innanzitutto voglio fare una premessa, gli attacchi di alcune settimane addietro di Giletti e le sue pretestuose insinuazioni sui forestali lasciano il tempo che trovano.La vera questione è la mancanza di stanziamenti al Sud, con le disastrose responsabilità da parte dei colossi economici, come Iri, Anas, ferrovie dello Stato che, dall’allora cassa del Mezzogiorno ricevettero finanziamenti da destinare al 60% al Meridione, al fine di realizzare infrastrutture che avrebbero fatto uscire dall’isolamento il Sud, sia in termini occupazionali che economici. A me sembra che dietro tutto ci sia ancora una volta, tutta una strategia mediatica contro il Sud e quando qualcuno come il giovane professore che insegna ad Oxford forniva dati sui diversi e maggiori trasferimenti statali al Nord, è stato subito zittito”.
Bene fatta questa premessa cosa proponete?
“Ho toccato con mano la disperazione di questi lavoratori, la scorsa settimana, in occasione della manifestazione a Palermo quando insieme ai sindaci dei comuni di Leonforte, Barrafranca, Assoro, Nissoria ed Aidone siamo stati testimoni dei momenti di assoluta tensione seguiti alle notizie poco rassicuranti provenienti dal palazzo , dovute anche al rinvio della seduta parlamentare ad ora tarda. Abbiamo ottenuto di essere ricevuti dalla Commissione Bilancio dell’Ars che ci ha assicurati della copertura finanziaria necessaria e dopo avere tranquillizzato gli operai abbiamo assistito al varo di una legge tampone, ma solo per quest’anno. Il problema è chiaro deve essere affrontato nella sua drammatica complessità. E dunque abbiamo pensato di suggerire a Crocetta la predisposizione di convenzioni con i comuni siciliani in modo da usufruire della manodopera dei forestali per lavori di manutenzione e diserbo delle strade, per la cura del verde pubblico, per la pulizia dei siti archeologici. L’obiettivo deve essere quello di trasformare il rapporto di lavoro a tempo indeterminato con notevoli risparmi per l’INPS ( indennità di disoccupazione) ed evitare l’attuale situazione in cui prolifera il lavoro nero”.
-Questa proposta può essere condivisa secondo lei dal Governo siciliano?
“Certo. Mi risulta che già qualcosa si muove e con i dovuti accorgimenti legislativi si può portare avanti un discorso che ponga fine alla annosa questione dei forestali. Ci sono, lavorano da venti anni e certo adesso non possiamo mandare a casa tutti questi padri di famiglia“.
Ma loro, i forestali cosa dicono a proposito?
“Dicono che sono pronti a lavorare, che vogliono lavorare, ma attualmente sono sottodimensionati. Non si tirano certo indietro. Reclamano un giusto diritto, all’occupazione. E noi saremo con loro in questa battaglia”.