Enna. Incastrati tre giovani ennesi responsabili del deturpamento della Torre di Federico – video

torre federicoEnna. Il recente deturpamento della Torre Federiciana, simbolo architettonico della città di Enna, ampiamente ripreso e diffuso dagli organi di informazione, ha sollevato la legittima indignazione della cittadinanza e di quanti hanno a cuore la tutela e l’integrità del patrimonio storico nazionale.

Come si ricorderà, una mano ignota, con deplorevole noncuranza e rispetto verso il monumento, aveva tratteggiato con due bombolette spray di colore rosso e nero, un banale messaggio amoroso; deturpando così una delle facciate ottagonali della struttura medievale.

Il grave episodio, che ha profondamente offeso la memoria storica, la sensibilità e la civiltà della comunità ennese, sembrava destinato a restare impunito, atteso che nessuno poteva aver assistito all’azione incivile.

La difficoltà di trovare qualche possibile testimone non ha però scoraggiato gli uomini della Compagnia della Guardia di Finanza di Enna che, caparbiamente, hanno messo in campo ogni risorsa pur di risolvere un caso all’apparenza complesso e di difficile soluzione, guidati dal Tenente Roberto Russo.

Secondo quanto riferito dai responsabile dei giardini comunali di viale Diaz, all’interno dei quali sorge la pregevole struttura difensiva, l’episodio vandalico doveva essersi verificato nella notte tra il 22 ed il 23 ottobre scorsi, atteso che la scritta, notata per la prima volta la mattina successiva, al momento della chiusura serale non era ancora apparsa.

Con pazienza certosina, sono state visionate tutte le immagini disponibili, acquisite dall’occhio indiscreto delle telecamere di sicurezza, per appurare se durante la notte, qualcuno potesse essersi introdotto all’interno dei giardini pubblici.

L’esperimento aveva successo, perché, in effetti, una registrazione poneva in evidenza come tre individui, alle ore 20:42, scavalcando il cancello di un’entrata secondaria, si erano introdotti nel complesso.

Nonostante l’oscurità e la scarsa qualità delle immagini, si poteva comunque rilevare come uno dei tre soggetti, indossasse una felpa con il cappuccio calato in testa e portasse sulla schiena un piccolo zainetto, mentre un altro reggeva con la mano sinistra un “tablet”.

Guarda il video

[youtube]http://youtu.be/YIB7xRF6BCg?list=UUYrUXspM8C_v75FXnkg-fXQ[/youtube]

I tre giovani, venivano ripresi ancora mentre alle ore 22:30 abbandonavano i giardini pubblici.

Poiché fino alla successiva riapertura nessun’altra persona risultava essere penetrata nel parco, i sospetti si concentravano sui tre giovani ripresi durante l’escursione notturna.

Le immagini, tuttavia, attesa la scarsa illuminazione del luogo, non consentivano di tratteggiare il volto dei sospettati, ma soltanto di stimarne alcuni aspetti caratteristici della figura e dell’andatura.

Convinti però, che gli autori sarebbero, prima o poi tornati sul luogo del misfatto, sono state passate al setaccio le riprese registrate, durante le ore diurne, nei giorni immediatamente successivi.

Si è così avuto la possibilità di notare come le figure di due giovani, inquadrati all’interno del parco, erano perfettamente sovrapponibili a quelle dei sospettati.

Nonostante si trattasse di un’ardita ipotesi di lavoro, il Procuratore della Repubblica ed il Sostituto dr. Francesco Rio, titolare dell’indagine, hanno accordato fiducia agli investigatori delegandoli alla prosecuzione delle indagini.

I tre sospettati sono stati così individuati ed identificati in:

· C.G., di anni 15 (studente);
· A.L.L.V., di anni 18;
· J.D.P., di anni 18 (ragazzo difficile e già con diversi precedenti penali);

tutti di Enna.

Sentiti con le garanzie di legge, il gruppetto ha candidamente ammesso di aver partecipato al raid vandalico, seppure con ruoli diversi. In effetti, mentre C.G. e A.L.L.V. assistevano, J.D.P. compiva l’impresa.

Dopo l’interrogatorio, avvenuto alla presenza del proprio difensore di fiducia, il J.D.P. è stato deferito alla Procura della Repubblica di Enna per l’ipotesi di danneggiamento del patrimonio storico nazionale.