ATO rifiuti Enna: dipendente Ente locale, per medesimo servizio, retribuzione inferiore del 30%. Dirigenti a 160mila euro

soldi_e_rifiuti“Auspichiamo che al più presto si definisca insieme la linea del buon senso, nell’interesse del buon servizio, dei dipendenti dell’ATO e dei contribuenti che debbono pagare” così esordisce il Sindaco di Valguarnera, Sebo Leanza, che da diversi mesi esprime, in tutte le forme, la personale preoccupazione per la futura gestione del Servizio di smaltimento dei rifiuti in provincia di Enna. Voce, quella del primo cittadino valguarnerese, che spesso trova qualche solidarietà nei colleghi, che regolarmente “dettano proclami” ma allo stato attuale, dopo anni di discussioni, riunioni, a nulla hanno portato. Anche l’ultimo CdL è partito in “quarta” non si sente più parlare ma principalmente non si intravedono atti per la risoluzione della problematica. Anche la magistratura, ultimamente interessata per azioni di responsabilità ben precise relative alle precedenti gestioni, si spera che possa fare “luce” (cosa gravissima in quanto le problematiche, come in questo caso, dovrebbereo essere risolte dalla politica). Intanto la situazione sembra essere in una fase di stallo, in particolare, oggi, la SRR risulta acefala, per la sospensione dalle funzioni del suo Presidente, problematica che deve essere risolta immediatamente. Il Sindaco Leanza fa presente che “l’assemblea dei Sindaci ad unanimità, ha tracciato un percorso che va nella direzione di normalizzare il “sistema” che era palesemente impazzito; troppi costi e inefficenza del servizio”. Sempre Leanza denuncia che si è “in forte ritardo rispetto a segnali precisi che debbono essere dati nella riduzione del costo del personale, non sono più giustificabili costi per ciascun dirigente pari ad €. 160 milaeuro all’anno, non sono più tollerabili super minimi ed incentivi vari che incidono per centinaia di milioni all’anno, non sono più tollerabili livelli retributivi che non corrispondano a mansioni di fatto svolte, non è più tollerabile sostenere un organico sovradimensionato che incide sui costi generali a carico dei soci, non è giusto che diverse aziende rischiano il fallimento perché non si è in condizioni di pagare l’enormità dei debiti costituiti nelle gestioni precedenti, per non parlare dei debiti verso l’erario”.
La preoccupazione di Leanza, ma dovrebbe essere da parte di tutti gli “attori” , che dicono sempre di lavorare per il bene della comunità (?) è che se “queste anomalie se non immediatamente risolte, non consentiranno alcuna seria programamzione del sistema dei rifiuti”.
Le organizzazoni sindacali hanno evidenziato che bisogna garantire i livelli occupazionali e il Comitato dei Sindaci, ha chiesto di effettuare una verifica in ordine alla possibilità di applicare un contratto di lavoro diverso, rispetto all’attuale, perché non è giusto che un dipendente di un ente locale che svolge il medesimo servizio abbia una retribuzione inferiore del 30%, afferma con “forza” il Sindaco Leanza che conclude la sua “esternazione” affermando che nell’ultimo incontro con le Organizzazioni Sindacali si è convenuti, al fine di raggiungere obiettivi comuni di istituire un unico tavolo di tattative presso la sede dell’ATO, coinvolgendo tutte le parti in causa: Collegio di Liquidazione dell’ATO, Commissario Straordinario, la SRR, il Comitato dei Sindaci e le segreterie Provinciali delle rispettive Organizzazioni Sindacali.