L’amministrazione decide di chiudere la piazza Duomo al posteggio delle auto e parte la rivolta di commercianti che avrebbero innanzitutto preferito essere coinvolti nella decisione dicendosi all’oscuro di tutto contrariamente invece a quanto sostenuto dal sindaco «perché è da mesi che si sa di questa volontà inserita in un progetto di riqualificazione più ampio». Sta di fatto che quando l’impresa incaricata dei lavori ha iniziato a scavare per mettere i paletti i commercianti della zona hanno iniziato a protestare tanto da far volare anche uno schiaffo ad uno di essi facendo così degenerare la protesta che per fortuna è rientrata nei canoni quando il sindaco ha ricevuto nella sua stanza i commercianti per spiegare che «ogni piazza Duomo in Italia è chiusa. Vogliamo darle maggiore decoro ripavimentandola e chiudendola alle auto. Dove sta lo scandalo?».
La scelta è ritenuta penalizzante perché scoraggerebbe la sosta agli avventori, un fatto – quest’ultimo – che non ha trovato d’accordo il sindaco che ha annunciato anzi un progetto di rilancio turistico con un percorso obbligatorio per i turisti che attraverserebbero così tutta la città. «Il cambiamento – ha aggiunto Garofalo – non può fare paura specie quando le cose al momento non vanno bene». La proposta dei commercianti è quella di riservare ad inizio piazza un’area per il carico e scarico merci e la possibilità di una sosta breve ma si sono anche riservati di dare una risposta se favorevoli o no alla chiusura in attesa di riunirsi tra di loro. «La città non è mia e se non volete non si fa nulla, ma mettetelo per iscritto» ha detto Garofalo chiedendo comunque pazienza soprattutto perché «davvero rivalorizzeremo tutto il Duomo e ci saranno vantaggi». Dopo l’incontro sono intanto ripresi i lavori che in questa prima fase prevedevano solo la creazione dei fori dove inserire i paletti che sarebbero comunque stati poi tolti in attesa degli interventi di riqualificazione previsti in tutta la zona.