Aidone. La somma delle bugie non fa una verità – Anche l’ex Sindaco Gangi smentisce Lacchiana

aidone pinocchioAidone. Era molto atteso “l’incontro” che sabato scorso il Sindaco Lacchiana ha intrattenuto con la cittadinanza, nel cineteatro Herbita, per fare il punto dei primi sei mesi della sua amministrazione. Il Sindaco, come annunciava in un volantino consegnato ai presenti, per giustificare l’aumento indiscriminato di tutte le tasse comunali, portate al massimo consentito, si limitava a sciorinare dati su dati, che preluderebbero al dissesto finanziario, tali da costringere l’amministrazione a misure così impopolari (definite con un eufemismo “aliquote elevate”), salvo promettere che trattasi di “elemento straordinario ma necessario che non ripeteremo mai più” (sic!). Viene spontaneo chiedersi cosa vuol dire questa promessa: che l’anno prossimo le tasse non saranno aumentate ancora di più o che torneranno a dimensioni accettabili? Vogliamo sperare che sia vera la seconda opzione!

Questi dati finanziari, un debito sbandierato di 7 milioni di euro, nel corso dei consigli comunali, e soprattutto nell’ultimo che aveva appunto all’o.d.g. la relazione di inizio mandato, sono stati più volte confutati dai consiglieri della minoranza – Curia in primis, chiamato sempre in causa per debiti pregressi risalenti, genericamente, alle precedenti amministrazioni – e non sono stati confermati neppure dalle risposte, date dal dirigente di ragioneria, al consigliere Ciantia che chiedeva chiarimenti. Ora anche l’ex sindaco Filippo Gangi ha scritto una lettera aperta a tutte le testate giornalistiche, molto circostanziata e tecnica, per confutare la falsità e la strumentalità con cui si sono voluti leggere i dati finanziari, allo scopo di dimostrare che chi ha preceduto ha lasciato il disastro e le casse vuote, ergo: non si può fare niente altro se non rastrellare quanto più possibile dalle tasche dei soliti pochi che sono abituati a pagare le tasse, per andare avanti alla meno peggio, camminando però sempre sull’orlo del dissesto. Si lascia alle parole di Gangi, nella lettera qui sotto riportata, l’illustrazione della situazione delle finanze comunali. Questa lettera ne porta subito alla memoria un’altra, scritta nel maggio 2010 da Filippo Curia a Filippo Gangi che gli rivolgeva le medesime accuse; anche questa lettera, del tutto sovrapponibile alla prima riportiamo qui sotto! (un articolo su Vivienna commentava allora la lettera Aidone. Ex Sindaco Curia: solo allarmismi da attuale Amministrazione).

Sembra quasi che la storia si ripeta sempre uguale all’infinito. C’è anche un altro destino che accomuna i vari sindaci: il successore, nel raccogliere i frutti dell’amministrazione precedente, si guarda bene di rendere onore al merito del predecessore e così, se Gangi ha inaugurato piazze, strade e altre realizzazioni progettate nell’era Curia, oggi è Lacchiana che comincia a raccogliere applausi sui progetti di Gangi. Fin dalla campagna elettorale vanta il progetto di albergo diffuso, che dovrebbe essere realizzato da una società finanziaria del Nord Italia, omettendo di dire che è stato Gangi ad accoglierlo e favorirlo, evitando di anteporre ostacoli e difficoltà di vario genere; nei giorni immediatamente prima ed dopo le elezioni, sono stati avviati due cantieri per quasi 2 milioni e mezzo di euro: il cantiere per la realizzazione del grande parcheggio e area servizi in contrada Canalotto, un appalto di un milione e 170.000, e quello di Ammodernamento della Pubblica Illuminazione all’interno del centro abitato (Interventi strutturali connessi all’opera Dea di Morgantina) di oltre settecento mila euro; ed infine, ultimo in ordine di tempo, fra le braccia del sindaco è caduto un altro regalo della “provvidenza” che, con le speranze che può suscitare, per un po’ potrebbe mettere in secondo piano il malcotento montante della cittadinanza. È il mega progetto “Solecaldo” della MF Energy di Agrigento per la realizzazione, in territorio aidonese, del primo impianto italiano solare termodinamico per la produzione di 41 MWp, un cantiere che dovrebbe portare molti posti di lavoro – si parla di circa settecento unità per la costruzione dell’impianto e una settantina in pianta stabile per la gestione e manutenzione – e sostanziose royalty alle casse comunali. Il progetto era stato presentato nell’agosto 2013 all’amministrazione Gangi che aveva assicurato il proprio parere favorevole.

Il “Nostro” sindaco, un “navigato politico” che la politica la fa da quando aveva i calzoncini corti, non può avere commesso il peccato di ingenuità di credere che andava ad amministrare un comune dalle fiorenti risorse e invece, sorpresa, ha trovato le casse vuote! Le sue esperienze politiche lo vorrebbero più vaccinato! Le difficoltà all’inizio di una nuova amministrazione sono fisiologiche – come dicono i nostri vecchi: ci vuole un po’ di tempo per aggiustare la baracca – e non è facile soddisfare le tante promesse fatte e le tante aspettative create. E allora si deve cercare il capro espiatorio: Gangi e tutti i sindaci che l’hanno preceduto, che hanno contratto debiti su debiti, certo non per comprare caviale e champagne, ma per costruire strade, pagare i debiti pregressi, governare l’ordinarietà….

Il manifesto collodiano, che gli ha dedicato l’opposizione, aveva in questa e in tante altre bugie ed omissioni la sua ragione d’essere, il sindaco ha ingoiato il rospo e poi ci ha scherzato su giocando sul suo naso grosso, semmai, non lungo. La bugia o omissione (?) che gli aidonesi stentano a digerire è quella dell’entità della TARI. Dopo avere cominciato a pagare la TASI a tariffa piena, chi paga l’IMU ha scoperto che dovrà ad aggiungere una maggiorazione dello 0,50 a quanto già pagato: chi ha quindi, anche suo malgrado, una seconda casa, sommando TASI ed IMU, a dicembre andrà a pagare l’aliquota massima del 10,60 per mille. Ma con le tariffe della TARI si è toccato l’apice della impopolarità, una vera e propria stangata: la gente s’è vista recapitare bollette maggiorate del 30-50 % in più rispetto al 2013. Eppure nella seduta fiume del Consiglio comunale la maggioranza, convinta e compatta, nell’approvarsi frettolosamente regolamenti e tariffe, aveva ignorato le richieste dell’opposizione di rinviare di qualche giorno la decisione per avere almeno il tempo di leggere le carte. Quello che tutti hanno capito dalla relazione del ragioniere era che, istituita la TASI al massimo, le altre tariffe, IMU e TARI, restavano invariate, una doppia bugia che si è tradotta in + 0,50 per l’IMU, + 30/50 % per la TARI.
Così avevo scritto nel mio precedente articolo, fidandomi della frettolosa relazione, e a nessuno aveva fatto comodo smentirlo!

Franca Ciantia


Lettera al sindaco Enzo Lacchiana del sindaco uscente Filippo Gangi – 27 novembre 2014
Al Sindaco del Comune di Aidone
Oggetto: SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DEL COMUNE DI AIDONE.
Aidone Filippo GangiCome può una cartella di 36 righe, titolo e firma compresi, suscitare una congerie di sentimenti e impulsi molto disparati? Facile, basta leggere l’illeggibile documento in oggetto.
Con ordine.
Tale Massimo D’Alema, tanti anni or sono, in una celebre trasmissione televisiva, non aveva potuto fare a meno di riprendere, durante il dibattito, il collega parlamentare Gianfranco Fini, rimproverandolo / invitandolo garbatamente, ma con la sua proverbiale ironia, a non parlare di cose che non “dominava”.
Sindaco Lacchiana, la prego, non parli di cose che non “domina”.
Le assicuro che sentirla discettare di “dissesto / fallimento”, “pre-dissesto / pre-fallimento” e, my god, di “deficit acclarato”, fa venire i brividi, come accadrebbe a chiunque, vedendo entrare un grosso elefante (ogni riferimento al suo notevole naso, lungo, come dice qualcuno, o grosso, come lei ha tenuto a precisare) in un lussuoso negozio, zeppo di cristallerie preziosissime e fragilissime di Boemia.
Sindaco Lacchiana, per il bene di Aidone, si astenga, si dedichi a cose più utili per la Comunità!
Sorvolando sui primi due concetti da lei stesso, bontà sua, spontaneamente subito abbandonati, Lei si è soffermato (sic!) sul terzo.
A titolo di consulenza gratuita, le assicuro che non esiste un concetto tecnico di tale significato applicabile al Comune di Aidone. Le spiego.
Il concetto di “deficit” esprime la differenza negativa tra “attività” (crediti per il Comune) e “passività” (debiti per il Comune), e non semplicemente i debiti …. se fossi il tagliente e micidiale Renato Brunetta, direi che Lei non ha studiato.
A dimostrazione, vengono citate la verifica straordinaria di cassa, le relazioni economiche finanziarie dell’area (quali?) e la deliberazione della Corte dei Conti: detti documenti non parlano affatto del Suo “deficit acclarato”.
Allora, signor Sindaco, dobbiamo fare chiarezza, evitando discorsi fumosi su “estrema sofferenza”, “fortissima difficoltà”, “equilibrismi escogitati”.
Lasciato il concetto ostico di “deficit acclarato”, altra gravissima defaillance, lei va ad “imbroccare” quello di “debiti acclarati”, non con miglior fortuna ma con maggiore incompetenza.
Per calcolare i “debiti acclarati” (4.657.000 euro, secondo Lei), somma all’anticipazione di cassa (1.757.000 euro) l’ammontare dei Mutui Salva-debiti (2.900.000 euro), commettendo due scorrettezze:  una, meno grave, sommando un debito a breve termine (l’anticipazione di cassa) con un debito a lunghissimo termine (30 anni), stipulato aderendo alle leggi dello Stato che in tutt’Italia stanno consentendo di pagare i debiti già scaduti della Pubblica Amministrazione, a favore delle imprese creditrici;
 l’altra, tecnicamente e politicamente gravissima, non spiegando che i Mutui Salva-debiti non fanno aumentare i debiti del Comune di Aidone e che non possono essere utilizzati per fare nuove spese, neanche “per pagare investimenti”, signor Sindaco!
A questo punto, il Suo esame con il Prof. Renato Brunetta sarebbe definitivamente compromesso.
Ma Lei ha fatto di più nella sua delirante rassegna, ha evocato anche i mutui pregressi, stipulati nei passati decenni per realizzare opere varie. Cosa vogliamo fare? Propone di pagarli o no?
E poi ha continuato, persino con malcelata incertezza su quello che andava dicendo, mettendo insieme contenziosi, partecipate, utenze, ricascandomi, di nuovo, sul concetto di “deficit”.
Nessuno ha potuto fermarla, d’altronde, Lei ha organizzato un “concerto” e non un “convegno”, dove se l’è cantata e suonata da solo, non si notava chi c’era intorno al tavolo dei “relatori” ma brillava l’assenza di qualsiasi figura tecnica, interna al Comune e/o esterna, grave lacuna per un politico navigato come Lei.
Signor Sindaco, si convinca e comunichi correttamente che il Comune di Aidone potrà pagare ampiamente e completamente tutti i suoi debiti, incassando semplicemente gli svariati milioni di euro che avanza dai suoi Cittadini per tributi vari (principalmente, TARSU/TARI, IMU/TASI, ICI, etc.) e il rimborso atteso dall’ex EAS, altro rilevante credito per circa 1,5 milioni di euro, che andrà giudizialmente a definizione nel 2015.
Signor Sindaco, ha capito la distinzione tra “deficit” e “debito”? Conti su di me per ulteriori chiarimenti.
Questa lettera non poteva concludersi senza una parola sulla parte finale del Suo documento rivolto ai Cittadini.
È insuperabile e irresistibile la frase tra parentesi, a giustificazione delle aliquote elevate dei tributi, “(elemento straordinario ma necessario che non ripeteremo più)” … parola d’onore di boy scout o di giovane marmotta, verrebbe da dire, a completamento della promessa solenne.
Avanti così per i prossimi cinque anni, signor Sindaco!
Filippo Gangi – Sindaco Aidone 2009-2014


Lettera al Sindaco Filippo Gangi dal sindaco uscente Filippo Curia – Aidone 14 maggio2010

Aidone CuriaRitengo incomprensibili le motivazioni che hanno portato l’ Amministrazione in carica, e per essa del suo Sindaco, ad attuare un atteggiamento di cosi basso profilo e prettamente strumentale, nei confronti dello stato finanziario, gestionale ed amministrativo del nostro Comune.
Chi usa il consesso di comunicazione istituzionale quale è il Consiglio Comunale, lo deve fare nel rispetto della verità nel riportare correttamente i dati contabili del bilancio, nel rispetto della professionalità ed onorabilità di tutti i soggetti interessati alla gestione del bene pubblico, evitando di dare giudizi sommari e di parte.
Al sindaco Gangi che descrive un quadro di presunto e futuro dissesto finanziario che certamente non è, voglio ricordare che da esperto commercialista ed ex presidente del collegio dei revisori dei conti di questo Comune quale lui è stato, fino alla candidatura ad attuale sindaco, gli unici debiti che la mia amministrazione ha assunto riguardano esclusivamente le accensioni di mutuo ( molti dei quali a costo zero per il Comune, a carico del Ministero degli Interni) per finanziare opere di investimenti, ossia strade, piazze, alloggi comunali, aree di sviluppo territoriale allo scopo di dare servizi alla cittadinanza, unica strada percorribile per dare impulso alla nostra città sia in termini di migliore vivibilità ed abitabilità del paese, nei limiti della capacita di indebitamento del nostro Comune e nel rispetto del Patto di Stabilità. Si fa presto a dire ”dissesto”, e l’ attuale Sindaco del termine fa uso con leggerezza e superficialità . Si capisce le risorse che scarseggiano sono un buon argomento per giustificare quanto non si fa, o non si può fare nell’ immediato. Ma lo stesso valeva anche prima. L’ attuale Amministrazione, infatti, non ha trovato una situazione differente rispetto agli ultimi anni. L’ impressione che si vuole diffondere da parte del Sindaco e dell’ Amministrazione in questi mesi, è quella della scoperta a sorpresa di un Ente in difficoltà finanziaria. Come se mai prima dell’ avvento di questa Amministrazione nessuno avesse dovuto fare i conti col problema, e tutto fosse esploso all’ improvviso davanti a loro. E’ così?
E’ assai più reale osservare che un bel gruppo della formazione di amministratori e consiglieri si sia occupato di ben altro in questi anni, lontano dalla politica e dalla città, compreso devo presumere, il presidente del collegio dei revisori. Le condizioni per la dichiarazione del dissesto finanziario non ci sono, né ci potranno essere. E’ tutto questo lo sa anche il sindaco Gangi , che in conclusione del suo discorso sullo stato finanziario del comune ha usato termini quali momentanea illiquidità causata da due ordini di fattori:
– Recupero crediti EAS per oltre 2,5 milioni di euro + interessi legali
– Anticipazioni economiche a favore degli ATO.
Posso sicuramente dire che io e la mia Amministrazione abbiamo, con equilibrio ed enorme sacrificio sul piano politico e della simpatia popolare, cercato e trovato le soluzioni per onorare gli impegni assunti, ridotto la spesa corrente , perseguito l’ evasione fiscale, proponendo soluzioni concrete per nuove entrate.
Questa Giunta e la sua maggioranza consiliare si muovano con lo stesso equilibrio, sappiano affrontare gli ostacoli senza piagnistei, mettano da parte allarmismi, notizie prive di fondamento, disquisizioni politiche da campagna elettorale, si rimbocchino le maniche e si mettano al lavoro, recuperando quanto spettante al comune di tutti quei crediti, nell’ interesse della città, del suo sviluppo e della sua crescita.
Oggi, ma non per molto ancora, hanno una grande fortuna: una opposizione che non è interessata a sfasciare la città. Ma nemmeno a permettere loro di farlo per pura arroganza o tornaconto, non limitandosi ad inaugurare piazze ed edifici, che altri hanno progettato e realizzato, senza dare il dovuto merito a chi con fatica ed impegno ha reperito i finanziamenti necessari.
Filippo Curia, già Sindaco