CGIL CISL UIL e Fiadel su situazione personale Ato rifiuti di Enna

ato rifiutiI Segretari Confederali CGIL-CISL-UIL, Rita Magnano-Tommaso Guarino-Vincenzo Mudaro e i Segretari di categoria dei servizi ambiente Giovanni LaValle-Mario Stagno-Filippo Manuella, in merito alla situazione finanziaria e del personale dell’Ato Rifiuti di Enna Euno:
“Denunciano il clima di preoccupazione del personale tutto dell’Ato rifiuti di Enna messo in atto con la convocazione dei soci (I Sindaci della Provincia di Enna), per giorno 3/12, con all’ ordine del giorno “Avvio procedure licenziamento personale in esubero dei dirigenti, amministrativi e operativi”;
Sono consapevoli delle difficoltà finanziarie che l’Ato rifiuti di Enna sta vivendo, dovute a cattive gestioni del passato, che hanno pensato di utilizzare la società di gestione, scaricando sui cittadini, attraverso il caro bollette, i costi esorbitanti;
Ricordano ai Sindaci che dovranno discutere sui licenziamenti del personale, che, per le scriventi Organizzazioni sindacali, il nuovo sistema dei rifiuti deve essere posto in equilibrio finanziario, nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori del settore;
Auspicano che inizi una fase nuova in discontinuità con il passato, con una nuova gestione che sia più attenta agli interessi della società ma che offra un servizio efficiente ai cittadini, a costi equi e sostenibili per le famiglie e le imprese;
Si rendono conto che per raggiungere l’obiettivo di ridurre i costi complessivi bisogna intervenire anche su quello del personale e proprio per questo dichiarano la disponibilità a discutere e trattare sulla rimodulazione del costo del lavoro. Ovviamente, prima di avviare la trattativa bisogna, per come previsto dalle norme vigenti, effettuare il passaggio del personale avente diritto, dall’Ato alla Srr, per avviare così la fase di attuazione operativa della nuova società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti, che sicuramente darà un nuovo corso al sistema rifiuti in provincia;
Valutano necessario, altresì, discutere anche del costo del servizio, per esempio delle consulenze, che risulta abbiano un costo notevolissimo, degli affitti dei locali e dei mezzi, della raccolta differenziata, dell’utilizzo e della gestione degli impianti, della gestione della discarica, dei ccr, del cir di Gagliano, dell’impianto di compostaggio ecc. ;
Chiedono che si affronti in maniera urgente, per razionalizzare i costi, la costituzione della società di scopo per la gestione degli impianti;
Ritengono opportuno, inoltre, che la fase di liquidazione della società d’ambito avvenga nel più breve tempo possibile, al fine di chiudere una fase di gestione dei rifiuti, che si è dimostrata fallimentare sotto tutti i punti di vista;
Infine, chiedono con forza che l’assemblea dei Sindaci, al più presto, nomini il c.d.a. della Srr che diventi loro interlocutore per avviare la trattativa sindacale riguardante il personale, i costi, la gestione.
Cgil-Cisl e UIL sono pronte, ma lo sono anche i Sindaci?
Ovviamente, in caso di inadempienza, saranno costretti a chiedere alla Regione l’invio di un commissario ad acta, che abbia pieni poteri di rappresentanza e di decisione, per avviare le trattative”.


Nota Salvatore Sauro, segretario territoriale ambiente Enna della Fiadel:
“Se i sindaci sono stanchi e arrabbiati per la situazione dei rifiuti a Enna, noi siamo delusi, anzi furiosi. Delusi perche’ invano da anni ripetiamo che era necessaria una rivoluzione organizzativa e che i responsabili della situazione in cui ci troviamo andavano rimossi, furiosi perche’ la grave situazione in cui si trova la provincia di Enna’ non si risolve puntando il dito contro i lavoratori e i sindacati”. Lo scrive in una nota Salvatore Sauro, segretario territoriale ambiente Enna della Fiadel. “Dopo gli anni bui di parentopoli ci aspettavamo una forte discontinuita’ che ancora non si vede. Era necessaria per far ripartire l’azienda e rimuovere le tante storture ancora presenti. Non serviva e non serve – prosegue il sindacalista, invece, lo scaricabarile dei sindaci. Lo ripetiamo l’ennesima volta: stiamo ancora aspettando che l’azienda porti al tavolo sindacale i dati per studiare insieme le cause e i necessari correttivi. I sindaci si occupino invece di trovare soluzione veloci e credibili al problema relativo allo smaltimento finale dei rifiuti che e’ la principale causa della situazione attuale, e presenti un piano industriale credibile per rilanciare l’azienda”.
“Martedì era stato convocato dal Commissario un incontro con i sindacati per trovare e mettere in atto soluzioni che permettano di superare la crisi che sta vivendo il settore. Anche questa volta – prosegue Sauro– avremmo dato la nostra parte avanzando responsabilmente e senza inutili clamori proposte per risolvere i problemi e far lavorare con serenita’ gli operatori” cosa che volutamente è saltata per non risolvere nessun problema”.
Sauro: “i sindaci facciano mea culpa”
”i sindaci la smettano di dare la caccia alle streghe e facciano un sano mea culpa sull’immondizia che da anni, non da oggi o da ieri, invade le strade della provincia di Enna, dal centro alla periferia. I sindaci invece, che in un anno con la complicità di tutte le istituzioni hanno trasformato la provincia in un porcile, cercano disperatamente un colpevole sul quale scaricare responsabilità che sono in primo luogo loro, visto che sono stati eletti per amministrare queste città: prima è colpa dei controlli che non funzionano, poi dei sindacati Ato accusati di non so cosa. Oggi tuona che salteranno delle teste, dimenticandosi che i nuovi vertici, non senza qualche gaffe, li hanno scelti loro. Se c’è una testa che deve saltare è proprio quella dei sindaci di tutta la provincia, data l’incapacità di governare il problema”.
Ogni persona libera, deve essere pronto a riconoscere la verità ovunque essa sia.
Secondo Sauro “per poter capire meglio la situazione attuale, è necessario fare un passo indietro. Molti si chiedono come mai oggi l’ATO sia così in crisi. Quando ancora c’era Sicilia Ambiente s.p.a., l’azienda era in salute; un dato negli anni prima che prendesse il servizio in house rivela che l’azienda chiudeva i bilanci in attivo. Oggi, invece, L ‘ATO EnnaEuno crea deficit ogni mese. Ad esempio molti mezzi sono ormai usurati, non più efficienti e difficili da riparare; Inoltre, fino agli anni precedenti all’Ato Sicilia Ambiente portava avanti progetti per l’installazione di impianti, e quello di compostaggio, che insieme avrebbero avuto la capacità di ridurre di più di 1/3 i rifiuti prodotti.
Nel 2001 col cambio di giunta si è passati dall’amministrazione di Capodicasa, che parlava di un piano per la raccolta differenziata, a quella di Cuffaro, che invece sosteneva l’utilizzo dell’inceneritore. Ciò ha determinato l’abbandono di tutti i progetti che SiciliaAmbiente s.p.a. stava sostenendo.
Negli ultimi anni Ato s.p.a. non è stato gestito adeguatamente e i Comuni non hanno mai affrontato seriamente il problema se non per quanto riguarda l’aspetto dei suoi dipendenti. L’aumento del personale e la riduzione del funzionamento in generale dell’azienda l’hanno portata al fallimento. Oggi, con Ato, abbiamo un’azienda con un nome diverso, ma il funzionamento è lo stesso. Il personale è poco gestibile e non viene comunque impiegato al massimo delle potenzialità, non ci sono mezzi adeguati.
Sarebbero necessari mezzi adeguati e personale professionalizzato, ma risulta importante anche la collaborazione del cittadino, che al momento però non vede i vantaggi nella raccolta differenziata.
Si dovrebbe giocare una doppia partita: da un lato, operare in favore dell’educazione civica, ovvero spiegare che la raccolta differenziata renderebbe più pulita la città; dall’altro lato operare sugli incentivi economici, poiché la raccolta differenziata aiuterebbe ad abbassare i costi delle materie prime, che si venderebbero ai consorzi per il riciclaggio, e quindi anche il cittadino pagherebbe meno tasse”.