Enna. Slitta a gennaio la sentenza del processo “patenti facili” a carico di 8 imputati

giustizia - scrannoSlitta al 19 gennaio 2014 la sentenza del processo “patenti facili” a carico di 8 imputati. All’udienza di ieri pomeriggio, dinanzi al collegio penale del tribunale di Enna, a tenere le arringhe solo alcuni degli avvocati che compongono un nutrito collegio di difesa. Hanno concluso di avvocati Giuseppe Gullotta, Calogero Cavallaro, Salvatore Spinello e Giampiero Cortese, quindi il processo è stato rinviato al 19 dicembre per la discussione degli altri difensori e, se il Pm Augusto Rio non chiederà di replicare, per la sentenza. Gli imputati devono rispondere a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e corruzione semplice. Secondo le accuse i funzionari della Motorizzazione chiesero e ottennero denaro ai titolari delle autoscuole, per “facilitare” gli esami per il conseguimento della patente. Nelle arringhe tenute ieri, i difensori hanno ribadito la tesi secondo la quale le somme pagate dai titolari delle autoscuole e percepite dai dipendenti della Motorizzazione erano dovute per i diritti che si versano quando i candidati si iscrivono per sostenere la prova di esame. Nella sua requisitoria, tenuta la scorsa udienza, il Pm Rio ha chiesto la condanna a 4 anni per Gaetano Giuseppe D’Angelo, Vincenzo Litteri, Antonino Lambusta e Domenico Sidoti; a 4 anni e mezzo per Erminio Ferruccio Maria Giordano e Ferdinando Santagati, a 4 anni e 3 mesi per Antonino Di Marco e ad 1 anno per Antonino Provenzano che, a vario titolo, sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e corruzione semplice. Un processo che arriverà alla sentenza di primo grado a quasi 8 anni dall’operazione “94%”, condotta dalla Squadra mobile di Enna nell’estate del 2007, quando vennero raggiunte da ordinanza di custodia alcune decine di indagati.

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