ASP Enna. Incontro con Associazione Donneinsieme per azioni contrasto a violenza

Il nucleo aziendale per il contrasto alla violenza, costituito dal Dipartimento Materno-Infantile Territoriale dell’ASP di Enna, ha incontrato, giovedì 17 dicembre, la presidente dell’Associazione Donneinsieme, Maria Grasso, accompagnata da alcune volontarie dell’Associazione. Presente alla riunione il Direttore Sanitario, Emanuele Cassarà, che ha fissato le linee operative dell’impegno dell’Azienda nei confronti della problematica. “Occorre immediatamente formare il personale sanitario per introdurre il Codice Rosa nei nostri ospedali: il nostro progetto formativo partirà immediatamente, a partire dal mese di gennaio 2015 e sarà gradualmente esteso a tutti gli operatori operanti nelle strutture ospedaliere e territoriali interessati”.
ASP Enna Donneinsieme
La dottoressa Maria Grasso ha dichiarato: “Come presidente del centro antiviolenza Donneinsieme ‘Sandra Crescimanno’ che opera da anni sul territorio della provincia di Enna, esprimo la mia soddisfazione per questa collaborazione con la ASP di Enna che si candida per un progetto pilota che vede gli operatori sanitari impegnati in un corso di formazione che servirà a rendere operativo il progetto di task force e del “codice rosa” anche nei nostri presidi ospedalieri Si lavorerà in rete con iniziative di informazione e di formazione, per ampliare il numero degli operatori della sanità in grado di riconoscere i casi che potrebbero essere “codici rosa”. La violenza sulle fasce deboli della popolazione è, infatti, un fenomeno ancora in gran parte sommerso perché le vittime si trovano spesso in situazioni psicologicamente subordinate e hanno maggiori difficoltà a porre fine alle condotte violente cui sono sottoposte. La riunione con l’ASP vuole essere il primo passo per l’ attuazione del protocollo che abbiamo firmato in Prefettura lo scorso anno e che vede il coinvolgimento di altri attori quali le Forze dell’Ordine, il Tribunale, la Procura, i comuni, la provincia e tanti altri ancora: è una sfida importante che necessiterà della collaborazione di tutti i soggetti della rete interistituzionale, in primis gli operatori sanitari, con i quali è indispensabile avviare procedure standardizzate che possano essere applicate nell’azione di contrasto alla violenza”.