La Camera di Commercio di Enna “è a Palermo”!

OLYMPUS DIGITAL CAMERAL’accorpamento della Camera di Commercio di Enna a quella di Palermo è alle battute finali.
Nell’ambito dell’organico progetto nazionale di autoriforma del sistema camerale, nella mattinata odierna, il Consiglio della Camera di Commercio di Palermo, all’unanimità, ha deliberato di accogliere la proposta di accorpamento della Camera di Commercio di Enna, analogamente deliberato dal Commissario dello stesso ente, per dare vita alla nuova Camere di Commercio di Palermo ed Enna
Già da tempo era certo che l’accorpamento sarebbe avvenuto entro il mese di dicembre e a conferma di questo sono arrivate le parole del Segretario generale della Camera di Commercio di Enna, Santo Di Bella, che nel corso di una manifestazione pubblica ha annunciato la delibera.
Questa notizia era già attesa da tempo e non arriva a sorpresa perché rientra nel piano di riorganizzazione degli enti camerali il cui numero è destinato a diminuire nel tempo.
Il processo di accorpamento non sarà però breve perché le deliberazioni dei Consigli delle Camere di Commercio dovranno poi essere inviate al Ministero dello Sviluppo Economico, all’Assessorato regionale alle Attività produttive e ad Unioncamere nazionale; qui entrerà in gioco il fattore burocratico che potrebbe far perdere qualche mese. Ci sono stati, infatti, casi di accorpamento che hanno richiesto anche tre mesi. Nell’immediato, quindi, nessun effetto tangibile per Enna che attenderà, così come gli stessi dipendenti, di sapere come e quando l’accorpamento potrà essere considerato attuato.
Con tali deliberazioni si è dato avvio ad un percorso che porterà alla realizzazione di una nuova Camera di Commercio che sarà chiamata a rappresentare gli interessi di oltre 130.000 imprese e di un territorio vasto e pronto a ricercare nuove forme di sviluppo.
La nuova Camera di commercio, assieme alle altre in via di formazione nell’Isola, alla riconosciuta capacità operativa che già le connota quali sviluppatori di burocrazia amica” delle imprese, con queste decisioni accettano la sfida di un forte cambio di passo verso una più precisa integrazione con il tessuto economico europeo. L’integrazione dei due territori e delle sue capacità imprenditoriali sarà il banco di prova della nuova Camera che si prepara, anche, a proporsi all’Amministrazione regionale per la gestione di nuove funzioni e compiti, dalla promozione delle eccellenze agroalimentari all’alternanza scuola/lavoro, dall’internazionalizzazione delle P.M.I. all’accompagnamento delle start up, dall’aggregazione dei distretti produttivi allo sviluppo di consorzi artigianali, dall’analisi dei processi economici territoriali alle integrazioni collaborative con il mondo accademico e della ricerca.
Nella logica di Unioncamere Sicilia si vuole portare il numero delle Camere di Commercio da nove a tre seguendo le caratteristiche geo-economiche dei territori formando comunque enti camerali che abbiano almeno un bacino di imprese superiore ad 80 mila.
Il passo è stato intanto già compiuto dalle Camere di Commercio di Agrigento, Caltanissetta e Trapani. Mentre l’altro terzetto sarà formato da Catania, Ragusa e Siracusa.

E mentre già gli atti si sono conclusi, arriva la decisione di presentare un atto ispettivo con l’obbiettivo di far luce sul futuro gestionale della Camera di Commercio di Enna da parte del parlamentare ennese del Partito Democratico, Mario Alloro: “Fortemente preoccupato da indiscrezioni provenienti da più parti, che paventano ipotesi di accorpamento tra diverse Camere di Commercio, tra cui quella di Enna, ho deciso di presentare un’ apposita interrogazione al Presidente della Regione e all’Assessore Regionale alle Attività Produttive, per capire a che punto si trova la procedura di rinnovo degli organi Camerali ennesi”, non capiamo ma pubblichiamo!, conclude Alloro: “Per questa ragione ho presentato, unitamente all’On. Bruno Marziano, un apposito DDL che prevede l’innalzamento del limite massimo per gli accorpamenti a duecentomila imprese, in modo da giungere alla creazione di due Camere di Commercio per tutta l’isola, garantendo, al contempo, presidi in ogni provincia”.