Due giovani di Piazza Armerina denunciati per furto di piantine di cipresso

polizia di statoNella notte tra martedì e mercoledì, Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, diretti dal Commissario Capo dott. Fabio Aurilio, hanno denunciato in stato di libertà per furto aggravato due giovani, entrambi residenti a Piazza Armerina, colpevoli di avere rubato da terreni demaniali 300 piantine di cipresso comune in fitocella, deposte da operai dell’Ufficio Provinciale dell’Azienda Foreste Demaniali di Enna, in attesa di metterle a dimora il giorno successivo, nonché una pala ed una picozza, di proprietà di due operai in servizio presso il cantiere forestale.
Durante l’ordinario servizio di controllo del territorio, la Volante, visti i numerosi furti perpetrati, si recava nei pressi di Monte Navone, zona di interesse archeologico, ove notava un luce nella sommità della montagna stessa che, ben conosciuta agli operatori di polizia, destava molto sospetto in quanto la zona è completamente priva di abitazioni.
I poliziotti provvedevano tempestivamente a recarsi alla base del monte e precisamente all’uscita della stradella sita all’altezza del Km 3+200 della S.P.36 (strada per Mazzarino), ritenendo verosimile che si trattasse di un qualche autoveicolo e che, visti i movimenti che si potevano ricostruire seguendo il bagliore prodotto presumibilmente dai fari, lo stesso potesse di li a poco giungere in quel punto.
Il posizionamento adottato consentiva, poco dopo, di individuare un motocarro Ape Piaggio, che, dopo essere stato seguito dal personale di Volante, veniva fermato alle porte del centro abitato.
Procedendo con il controllo, venivano identificati gli occupanti e visionato il carico trasportato dai due soggetti (numerose piantine di cipresso di piccola altezza, nonché una pala ed una picozza). Vista l’ora notturna, il personale operante chiedeva spiegazioni circa la provenienza del carico trasportato ed i due individui confessavano, spontaneamente, di averle rubate nella contrada monte Navone, circostanza confermata dall’Azienda Foreste Demaniali di Enna il giorno successivo.
I due, noti alle forze dell’ordine e già denunciati per reati contro il patrimonio e la fede pubblica, sono stati quindi denunciati in stato di libertà, il mezzo è stato sequestrato e le piantine, inizialmente sottoposte a sequestro, sono state restituite all’Azienda Forestale, per procedere nella loro posa a dimora.