Cinquantenne di Piazza Armerina truffa commercianti di Valguarnera spacciandosi funzionaria dell’ufficio metrico

taratura bilanceValguarnera. Denunciata all’autorità giudiziaria una cinquantenne di Piazza Armerina che con un abile stratagemma si recava presso commercianti di Valguarnera spacciandosi come funzionaria dell’ufficio metrico e in alcuni casi come collaboratore dello stesso ufficio. Ma era tutto un bluff, lo scopo – secondo l’accusa dei carabinieri – era quello di spellare ai malcapitati lauti compensi per la taratura delle bilance. Un raggiro vero e proprio. I carabinieri di Valguarnera intervenuti tempestivamente hanno sventato ulteriori truffe. Dove si presentava, la sedicente funzionaria si qualificava solo verbalmente non esibendo mai alcun tesserino di riconoscimento. Scambiati i primi convenevoli con fare sicuro e autoritario diceva che era venuta per ispezionare le bilance, i registratori di cassa e tutte le strumentazioni presenti nell’esercizio, attinenti all’attività commerciale. Controlli che generalmente avvenivano in modo fugace e che si concludevano quasi sempre con il riscontro di irregolarità del tutto inesistenti. Ma non finiva lì. Per sistemare la faccenda e chiuderla lì, al fine di non incorrere in ulteriori sanzioni, la signora di Piazza Armerina – sempre secondo la ricostruzione dei carabinieri – “convinceva” i malcapitati a regolare la taratura delle strumentazioni, non presso l’ufficio metrico provinciale, come sarebbe stato normale, ma presso il laboratorio di un suo conoscente, chiedendo però in cambio un compenso nettamente superiore a quello previsto dai listini della Camera di Commercio. Altrimenti avrebbe fatto intervenire gli ispettori. Non solo. Ma a chi non accettava o manifestava delle riserve, cercava di dissuaderli, facendo capire senza tanti giri di parole, che potevano subire delle ritorsioni. Alcuni commercianti sarebbero caduti nel tranello, altri invece intravedendo un raggiro, hanno presentato denuncia ai carabinieri del luogo. Questi comandati dal luogotenente Nicola Lo Moro, sotto l’attenta regia del comando Compagnia di Piazza Armerina, diretto dal capitano Scotto Di Carlo, hanno proceduto all’identificazione della cinquantenne armerina. Gli stessi carabinieri hanno accertato che la taratura delle strumentazioni costerebbe 50 euro per il primo strumento, 18 euro per il secondo, la signora invece- secondo la ricostruzione degli stessi- chiedeva tre – quattro volte tanto. Per non incorrere in simili truffe gli stessi carabinieri di Valguarnera invitano i commercianti a recarsi presso gli uffici preposti per regolare la taratura delle bilance.
Rino Caltagirone