Scorta al Sindaco di Troina: grande attesa su risultati indagine sull’Azienda Silvo Pastorale

troina fabio veneziaTroina. E’ probabile che alle manifestazioni di solidarietà al sindaco di Troina Fabio Venezia da parte del segretario provinciale Crisafulli del suo partito, il Pd, del deputato regionale Alloro del Pd, del segretario provinciale Guarino della Cisl e del presidente provinciale Cascio della Confartigianato, nei prossimi giorni se ne aggiungeranno altre. In paese, prima ancora che il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica decidesse di metter sotto scorta il sindaco Venezia per almeno tre mesi, circolava la voce che prima o poi una misura del genere sarebbe stata adottata. Negli ambienti politici, e in taluni settori dell’opinione pubblica, tra i ben informati, si accreditava una simile voce mettendola in stretta relazione con l’indagine sull’Azienda speciale Silvo Pastorale che sta conducendo la commissione nominata dal Prefetto di Enna. L’Azienda speciale Silvo Pastorale, è un’azienda del Comune istituita nel 1963 per la gestione di 4200 ettari di bosco di proprietà del Comune di Troina, ricadenti all’interno del Parco dei Nebrodi. Questi 4200 ettari di bosco sono un patrimonio di enorme valore economico, oltre che naturalistico e ambientale, sul quale i troinesi da secoli hanno esercitato il diritto degli usi civici del far legna, carbone e del pascolo. Un diritto di usi civici di origini antichissime che fu concesso alla città di Troina dal conte Ruggero il Normanno nell’XI secolo d.C. Fino alla metà del secolo scorso questi usi civici venivano esercitati, ma dopo non se ne fece più nulla, per effetto della metanizzazione del paese e della scomparsa di quelle figure di artigiani del legno che non hanno retto la concorrenza della grande industria. L’unico modo di trarre reddito da questo enorme patrimonio fu quello di cederlo in affitto per il pascolo di greggi ed armenti. A rendere più appetibile l’affitto di ettari ed ettari di bosco sono intervenuti i contributi dell’Unione Europea agli allevatori, contributi commisurati agli ettari di pascoli posseduti in proprietà ed in affitto. Ed è probabile che su questo sta indagando la commissione inviata dal prefetto di Enna a Troina. C’è una grande attesa sui risultati di questa indagine, che per molti aspetti evoca quello che accade, sempre a Troina, negli anni 1991 e 1992 con i contributi comunitari agli allevatori. Allora furono presentate domande di contributo per un numero talmente spropositato di capi di bestiame da suscitare forti dubbi. Anche allora si parlò di minacce e intimidazioni subite da quanti quei dubbi li avevano manifestati pubblicamente in consiglio comunale. Al di là di quali saranno i risultai dell’indagine in corso, è caso di ripensare seriamente la politica di aiuti alle attività produttive: non più contributi a pioggia a singole aziende ma aiuti mirati alla realizzazione di infrastrutture e servizi collettivi a sostegno di interi comparti produttivi.

Silvano Privitera