Il web sta aiutando la cura dell’Epatite C

epatite_L’A.S.E.T. (Associazione Siciliana Epatopatie e Trapianti), componente del Comitato Consultivo dell’ASP di Enna, accoglie con entusiasmo l’introduzione in commercio delle nuove terapie antivirali, che modificheranno verosimilmente lo scenario di trattamento dell’epatite C. Nei prossimi mesi, inoltre, altri i farmaci arricchiranno e cambieranno in positivo il futuro di tanti pazienti siciliani. Se combinate in modo appropriato, le terapie disponibili riusciranno a guarire dall’infezione del virus C quasi la totalità dei pazienti.
Con questo intendimento sono stati presentati il 19 dicembre scorso a Caltanissetta agli specialisti ospedalieri ed universitari Epatologi, Gastroenterologi, Infettivologi ed Internisti siciliani i risultati della “Rete HCV Sicilia”, il primo progetto italiano di tipo Hub & Spoke realizzato grazie al web, con una piattaforma di comunicazione online che riunisce 11 centri regionali di alta specializzazione (Hub), 16 unità operative e 25 ospedali periferici (Spoke) sul territorio siciliano, impegnati nella gestione integrata dei pazienti con epatite C.
Mauro Sapienza, Epatologo Responsabile Scientifico dell’ASET e Direttore Unità Operativa Complessa di Medicina Interna dell’Ospedale “Umberto I” di Enna, presente all’Incontro nisseno, riferisce che Il progetto web, avviato dall’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia nel giugno 2014, conta oggi un registro online di oltre 2.000 pazienti.
La costituzione delle reti aperte per la gestione di malattie croniche ad alto impatto sociale e di difficile gestione sanitaria è un obbiettivo primario della politica assistenziale della nostra Regione da alcuni anni. – spiega Lucia Borsellino, Assessore dell’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia.
Con l’arrivo delle nuove terapie antivirali, lo scenario di trattamento dell’epatite C è in rapido cambiamento e la sostenibilità rappresenta senza dubbio la sfida più complessa per il nostro sistema sanitario. – spiega Fabio Cartabellotta, Epatologo Coordinatore del network e Dirigente Medico dell’Ospedale “Bucchieri La Ferla” di Palermo. Il portale ha permesso l’allineamento del lavoro dei centri Hub e quello dei centri Spoke, per garantire appropriatezza, priorità e trasparenza dei trattamenti, ottimizzando l’assistenza al paziente e la gestione delle risorse economiche del sistema sanitario.
Antonio Craxì, Responsabile Scientifico della rete e Professore Ordinario di Gastroenterologia dell’Università di Palermo e Direttore dell’Unità di Gastroenterologia al Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, stima che siano almeno 20 mila i cittadini siciliani con una diagnosi di epatite Ci. Il registro online offrirà anche l’occasione per scattare una fotografia aggiornata dell’epatite C in Sicilia. I farmaci che useremo sono, però, molto costosi e sarà, quindi, necessario stabilire dei criteri di appropriatezza terapeutica per garantire il maggiore beneficio ai pazienti che ne hanno un bisogno maggiore. Per questo, la costituzione di un registro online è uno strumento importante nell’ottica di garantire a tutti i pazienti, indipendentemente dalla loro area di residenza, il più adeguato percorso terapeutico secondo un principio di equità.