Troina. Licenziato dipendente dell’Ispettorato Provinciale Agrario accusato di concussione

TangentiPalermo 17 gennaio 2015 – Il Dirigente Generale della Funzione Pubblica della Regione Siciliana Luciana Giammanco, su impulso dell’Assessore Regionale dell’Agricoltura ha provveduto ad emanare il decreto di licenziamento senza preavviso nei confronti del dipendente dell’Ispettorato Provinciale Agrario di Catania arrestato dalle forze dell’ordine in flagranza del reato di concussione nei confronti di un imprenditore agricolo.
Sulla grave vicenda, che ha coinvolto un funzionario del proprio dicastero, l’Assessore Nino Caleca – nel corso di una conferenza stampa che si è svolta ieri presso l’IPA di Catania – ha espresso una profonda censura.
“Non è per me tollerabile – ha dichiarato Nino Caleca – che nell’Assessorato che rappresento possano convivere situazioni di malaffare. Ho incontrato l’imprenditore agricolo vittima dell’episodio concussivo e gli ho manifestato la mia piena solidarietà. L’Assessorato dell’Agricoltura si farà parte civile nel processo che vedrà imputato il dipendente infedele. Non posso permettere – ha detto l’Assessore Caleca – che anche un solo centesimo dei 2 miliardi e trecento milioni che nei prossimi anni arriveranno alla Sicilia dall’Unione Europea per l’agricoltura possa andare nelle tasche di organizzazioni criminali o di soggetti che si macchiano di reati concessivi”. “La corruzione ha oggi un indice di percezione altissimo – ha sottolineato l’Assessore Caleca. Nessun cittadino deve poter pensare che l’immagine pubblica dei tanti dipendenti seri, operosi e onesti della Regione Siciliana possa essere intaccata da comportamenti illeciti o criminosi portati a compimento da soggetti isolati. Nessuno deve poter pensare che l’Assessore all’Agricoltura possa tollerare di convivere sotto lo stesso tetto con chi si macchia di tali reati”. “Adotterò un sistema di pubblicità e trasparenza che renda pubblico ogni centesimo pagato dalla mia amministrazione – ha concluso l’Assessore Caleca – e chiederò agli uffici delll’Assessorato di effettuare un monitoraggio delle situazioni tendenzialmente a rischio affinché possa esercitarsi una vigilanza costante sulla spesa pubblica. Questo anche attraverso protocolli di legalità da sottoscrivere con le forze dell’ordine e le organizzazioni di categoria”.