Crocetta autorizza la partenza degli Argenti. Aidone non si rassegna…

 

aidone-argenti-16Aidone è di nuovo nella bufera, una temperie che, quando sarà passata, lascerà il paese più povero di sempre, privato anche della speranza e dei sogni che per qualche anno hanno colorato il suo mondo grigio e nebbioso di cittadina, piccola per numero di abitanti, i pochi rimasti di una diaspora inarrestabile, ma ricca di un inestimabile patrimonio archeologico e culturale che l’indifferenza di chi doveva valorizzarlo, l’azione miope di una burocrazia incompetente ed autodistruttiva, l’incapacità degli amministratori locali, stanno rendendo inutile, quasi un peso….

Le vicende su cui soffermarsi sono più di una: la partenza degli Argenti per il Metropolitan Museum di NY, la ventilata partenza degli Acroliti per l’EXPO di Milano, la chiusura domenicale a del Museo e del sito archeologico. Più tante domande che ci si continua a fare e che non trovano risposta.
MET-NY
Gli Argenti: Crocetta ha definitivamente autorizzato la partenza degli Argenti di Morgantina per il Metropolitan Museum di New York, avendo superato l’ostacolo creato dal “decreto Sgarlata” (quello che, individuando un elenco di beni inamovibili, avrebbe evitato la partenza degli Argenti); il tono è: tutti soddisfatti, giustizia è fatta, ha vinto la legalità… Come già si leggeva nell’accordo del 2006, il MET si impegna a compensare la Sicilia con altri reperti, arriverà in prestito una selezione di gioielli ellenistici di origine cipriota, appartenenti alla collezione Cesnola, che saranno esposti nel Museo di Aidone e un quadro di Santa Rosalia di Antoon van Dick che sarà esposto alla Galleria Abatellis di Palermo. Da un DDG del 19 dicembre scorso si apprende che sono stati stanziati poco meno di 5000 euro per procedere al miglioramento della condizione della sala degli Argenti, allo scopo di esporre adeguatamente i gioielli provenienti da New York.
Il paese non può che arrendersi a questo decisioni, ma non è rassegnato alla eventualità che questo pendolarismo quadriennale degli Argenti di Eupolemo, tra New York e Aidone, duri quarant’anni, come è previsto negli accordi del 2006; si continuerà a lottare perché gli accordi vengano ridiscussi e la condizione precaria dei reperti, rilevata dagli studi commissionati dalla stessa Regione Sicilia, deve dare materia per aprire un tavolo urgente di discussione. Resta l’amarezza di una comunità che si è vista ignorata, neppure presa in considerazione. Dopo la manifestazione del 7 dicembre promossa dall’Archeoclub Aidone-Morgantina, che faceva seguito alla lettera aperta al Presidente della Regione, all’Assessore regionale ai BB.CC. al Ministro Franceschini e al presidente Napolitano, è iniziata una raccolta di firme, in cartaceo e online, per chiedere che venga ridiscusso l’accordo stipulato con il MET dall’allora ministro Buttiglione. La lettera aperta, che è stata pubblicata su quotidiani, riviste specialistiche e giornali online, è stata semplicemente ignorata dai destinatari: le istituzioni non hanno la buona educazione di dare una qualunque risposta. Per essere precisi l’unica risposta è pervenuta dalla Presidenza della Repubblica per mano del consigliere di Napolitano, il prof. Luis Godart che specificava che, se il Ministero è competente per le relazioni internazionali, per il resto unico ente competente è la Regione Sicilia. La dott.ssa Alessandra Mirabella, presidente della sezione aidonese dell’Archeoclub, in nome dell’Associazione che da sempre lotta per la difesa e la restituzione dei beni trafugati, tenacemente e senza lasciarsi scoraggiare, ha inviato un seconda lettera aperta a Franceschini, a Crocetta, e all’Assessore Purpura, decisa a sfondare il muro di gomma dell’indifferenza che tutti hanno eretto.

Aacroliti Aidone 300La seconda questione riguarda la ventilata partenza degli Acroliti delle dee Demetra e Kore, alla volta di Milano, per essere esposti nel padiglione siciliano dell’EXPO, possibilità che rende molto felici e soddisfatti il sindaco e l’amministrazione aidonese, ma lascia il museo, svuotato di un’altra sala. Non si capisce la ratio dell’esposizione dei reperti archeologici in un ambiente del tutto decontestualizzato; la speranza palesata è che porteranno turisti di tutto il mondo in Aidone, ci si illude ancora una volta che basta dire al mondo dove si trovano le bellezze, per indurre la gente a venirle a cercare, mentre si continuano ad ignorare i problemi che impediscono il lancio turistico e che sono sempre gli stessi: l’assenza di una vera politica turistica, le carenze mai colmate nelle strutture ed infrastrutture, lo scoraggiamento, o, se vogliamo essere generosi, il mancato incoraggiamento, dell’impresa privata.
Gli esempi della cattiva gestione del patrimonio da parte della Regione sarebbero infiniti, ne faccio appena un accenno: 1) la mancata istituzione del Parco Archeologico di Morgantina – le carte sono ancora ferme nel porto delle nebbie della Soprintendenza ennese? – ha portato ad una situazione surreale in cui gli scaricabarile sono all’ordine del giorno: se hai bisogno di risorse ti scaricano perché non dipendi più dalla Soprintendenza e sei invitato ad arrangiarti, se vuoi intraprendere un’azione autonoma non lo puoi fare perché non sei ancora Parco e non hai ancora autonomia di gestione, ecco allora che si verificano situazioni assurde come questa: in questi giorni a Morgantina per un guasto si è stati costretti a chiudere i servizi igienici, la direzione del museo non ha fondi per ripararlo, ci sarebbero i soldi dei biglietti però, dal momento che il Parco ancora non esiste, questi non restano in Aidone, dove potrebbero dare una buona mano per gestire l’ordinaria amministrazione, ma vanno a finire nel pozzo senza fondo della Regione … 2) l’annosa problematica della carenza di personale da una parte e l’interpretazione strettamente burocratica nella distribuzione degli straordinari festivi dall’altra, costringe ancora una volta la direzione a prendere decisioni incomprensibili ai più: il Museo e l’area archeologica di Morgantina resteranno chiusi nelle domeniche 18 e 25 gennaio, 8-15-22 febbraio e lo stesso probabilmente si ripeterà anche a Marzo (tranne le prime domeniche del mese, nelle giornata di ingresso gratuito). Interpellata, la dottoressa Laura Maniscalco ha risposto che, nella programmazione annuale dei turni festivi dei custodi, ha preferito chiudere in un periodo di bassa stagione per garantire l’apertura continuata nei mesi estivi, quando è maggiore flusso turistico. La situazione già critica è aggravata dal fatto che si non potrà più contare sui custodi centuripini che erano stati distaccati in Aidone; dei diciassette custodi una parte se n’è tornata nella propria sede, gli altri sono utilizzati dalla Soprintendenza di Catania, secondo una ratio incomprensibile visto che dipendono da Enna. Siamo di nuovo alla situazione dell’anno scorso con un numero di personale insufficiente che riesce con fatica a garantire l’ordinario.
Ognuno di questi problemi meriterebbe un titolo gridato sugli organi di informazione. La cattiva gestione del patrimonio aidonese è l’esempio più eclatante di come nella nostra regione le ricchissime risorse vengano sprecate e restano lontanissime dal diventare volano di crescita.

Ed ecco alcune delle domande che non ricevono o non possono avere risposte:
– Il decreto Sgarlata che bloccava l’uscita dei beni archeologici dichiarati inamovibili è stato mai revocato? È decaduto?
– Nella campagna che gli aidonesi stanno conducendo in solitudine, per fermare la partenza degli Argenti o meglio per ridiscutere l’accordo, pesa la mancata solidarietà da parte di politici, associazioni che contano, amministratori di città vicine e soprattutto da parte del fantomatico “Distretto Turistico della Venere di Morgantina”; fa pensare: sono tutti diventati legalisti ad oltranza? O non c’è piuttosto una buona dose di fastidio, se non addirittura di invidia?
– Che fine ha fatto il progetto di albergo diffuso? È stato formalizzato l’acquisto dell’ex casa per anziani che doveva diventare l’hotel all’interno del sistema di albergo diffuso?
renzi lacchiana– Cosa sta facendo l’amministrazione comunale per sollecitare la Soprintendenza di Enna a sbloccare la costituzione del Parco archeologico? Per chiedere risposte ai politici amici, che occupano la presidenza e gli assessorati regionali, sulla questione dimenticata della SS 288? E sulla possibilità di ridiscutere il patto Buttiglione-MET sugli argenti? E sulle misure per intraprendere una vera iniziativa politica di rilancio, anzi lancio, del turismo, che non sia sempre e solo il fumoso Piano Strategico, dietro al quali si trincerano ogni qualvolta si parla di sviluppo turistico? Non sarebbe il caso di studiare una vera campagna pubblicitaria in sinergia con Piazza Armerina, Caltagirone, Enna che, oltre ad essere i partner del distretto turistico, sono anche le città più vicine a noi che hanno strutture turistiche in grado di accogliere i grandi numeri?

Franca Ciantia