Enna ha ricordato ‘u surfararu, il sindacalista, il deputato ennese del Pci Pino Mancuso

ricordo di Pino MancusoEnna. “Ti lamenti, ma chi ti lamenti piglia lu vastuni e tira fori li denti”: sono stati questi i versi della celebre canzone di Modugno che venerdì pomeriggio ha coinvolto, entusiasmato e fatto battere cuore e mani a un folto pubblico intervenuto alla “Casa di Giufà” di Enna bassa; dando così vita ad una manifestazione immaginata come un viaggio nel tempo per ricordare, a dieci anni della sua scomparsa, ‘u surfararu, il sindacalista, il deputato nazionale ennese del Pci Pino Mancuso. Una suggestiva serata, ricca di emozioni, resa interessante anche dall’attore Franz Cantalupo che ha letto alcune lettere di Pino Mancuso, dalla proiezione di spezzoni del film “Baarìa” e soprattutto di un documentario che ha raccolto le testimonianze di tantissimi ennesi e compagni di partito di un uomo semplice, generoso, che ascoltava la gente. “Un uomo –ha ricordato nel filmato l’ex parlamentare Franco Amata- che mi ha colpito per la sua straordinaria umanità, per il suo modo affettuoso di accogliere, di abbracciare”. A fare gli onori di casa il figlio Riccardo, mentre a condurre la manifestazione è stata la giornalista Pierelisa Rizzo. A portare il saluto della città il sindaco Paolo Garofalo che ha sottolineato come l’ex parlamentare del Pci “ha dato a questa città delle regole, un modo di pensare”. “Ha lasciato un solco e io credo –ha detto Garofalo- che questo solco debba essere ricordato sempre e quindi chiederò alla Commissione toponomastica di intitolare una strada a Pino Mancuso”. Molto interessanti sono stati invece gli interventi di Bruno Marasà, direttore dell’ufficio di rappresentanza a Milano del Parlamento Europeo, del prof. Michele Sabatino dell’università Kore, del segretario provinciale del Pd Vladimiro Crisafulli e dell’on. Lillo Speziale, il cui padre Leonardo negli anni ‘50 fu segretario del Pci e della Cgil a Enna. “Pino Mancuso è stato un comunista riformista –ha detto Marasà- perché aveva il senso del concreto nelle cose da fare. Era un militante del Partito comunista che sapeva, al tempo stesso, essere protagonista di un movimento più ampio. mancuso_berlinguerRappresentava quella parte nobile della politica legata alla volontà di interessarsi costantemente dei bisogni della gente. Quello che stiamo facendo questa sera non è solo un omaggio a lui, ma un’occasione per farci riflettere sul presente e sul futuro e di lanciare anche un messaggio di fiducia alla nuova generazione”. “Grazie a Pino –ha sottolineato invece il prof. Sabsatino- io da cattolico ho conosciuto quello che era il vero comunismo. Un comunismo dal volto umano, di emancipazione e di lotta. Fatto da uomini e donne che volevano riscattare una terra; che volevano avere un futuro migliore”. Sentito e articolato il ricordo di Pino Mancuso tracciato dal segretario provinciale del Pd Mirello Crisafulli. “Più che un amico –ha detto- ero un allievo di Mancuso. Ho apprezzato molto questa iniziativa perché c’è un bisogno di memoria, di una ricostruzione di una identità culturale; di capire da dove veniamo, che cosa è stato il movimento contadino e operaio in provincia di Enna. Noi abbiamo un dovere: non disperdere questo grande patrimonio, di farlo crescere, di farlo diventare un riferimento”. Infine è toccato a Lillo Speziale, che ha letto una lettera inviata da Emanuele Macaluso che nel salutare tutti i compagni si è detto dispiaciuto “molto di non essere a Enna per ricordare il compagno Pino Mancuso” per motivi di salute.

Giacomo Lisacchi per il quotidiano La Sicilia