UIL FPL Enna: preoccupazione per personale ex Provincia

UIL Giuseppe AdamoGrido di allarme del segretario generale della UIL FPL ennese, Giuseppe Adamo, sulla situazione del personale dell’ex provincia regionale di Enna.
Il testo del comunicato stampa:
“Sono fortemente preoccupato per la situazione finanziaria dell’ex Provincia Regionale di Enna oggi denominato Libero Consorzio di Comuni. A rischio il rinnovo dei contratti dei precari, ipotesi, anche, di una dichiarazione di dissesto economico e tutti i servizi sono a rischio.
Se a livello nazionale con legge 56 del 2014 una sorte di paracadute è stato lanciato, a livello regionale siamo rimasti fermi ed al momento nessuna norma si prospetta a l’orizzonte.
A livello nazionale è stato costituito, presso il Ministero degli Affari regionali, l’Osservatorio nazionale con lo scopo di emanare una circolare attuativa contenente le linee guida sul riordino delle funzioni delle province e delle Città metropolitane.
Le linee guida dovrebbero definire i piani di riassetto organizzativo, economico, e patrimoniale degli Enti di area vasta, a seguito delle scelte operate della legislazione regionale, che ancora in molte regioni non sono state completate. La Sicilia è una di queste.
La nostra preoccupazione è reale ed è fondata dalla mancata mappatura delle competenze con conseguenziale mobilità del personale dipendente. Siamo carenti, inoltre, circa le eventuali procedure da adottare per la mobilità del personale.
Insomma una situazione che ha del paradossale. Una riforma, quella siciliana, annunciata a più voci ma che è rimasta nel dimenticatoio, nel frattempo il personale comincia ad accusare i primi segnali di confusione e chiede al sindacato di fare chiarezza sul loro futuro.
A nulla sono valse le riunioni consumate a livello palermitano. Non ci resta che, come si sta facendo già da tempo a livello nazionale, attuare un piano di mobilitazione regionale al fine di spronare la politica tutta affinché si prenda coscienza che il declino delle ex province è dietro l’angolo e molti posti di lavoro, soprattutto quelli dei precari, sono seriamente a rischio”.