Commissario Asp Termine: lascio convinto di avere fatto il mio dovere

Enna. Ha voluto avere accanto tutti i suoi collaboratori, che lo hanno accompagnato in questi due anni di gestione dell’Azienda Sanitaria provinciale prima come manager e poi come commissario straordinario, sottolineando di avere cercato di fare il meglio possibile per far crescere la sanità ad Enna. Alcuni dati, forniti dal dottor Emanuele Cassarà, direttore sanitario, e dal dottor Giuseppe Messina, direttore amministrativo, ed altri funzionari di primo piano della struttura amministrativa sono abbastanza significativi. Una considerazione amara è venuta fuori nel corso della conferenza stampa del dottor Giuseppe Termine, che da lunedì lascia la gestione dell’azienda, alla nuova manager, la dottoressa Giovanna Fidelio. “I piccoli ospedali servono solo ai politici e non certo in difesa dei cittadini. Politica e sindacati non fanno altro che creare problemi, ostacoli e difficoltà”.
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L’elenco delle cose fatte è abbastanza lungo e si parte della riduzione del precariato con la sistemazione di 48 Lsu, il miglioramento delle attività assistenziali, diagnostica e specialistica. In meno di un anno dal maggio 2013 ad aprile del 2014 inaugurazione della Risonanza Magnetica ad Enna, la Tac a Piazza Armerina, del Gamme Camere; inaugurazione del Centro Diurno Alzheimer, frequentato da circa trenta pazienti, inaugurazione di nuovi ambulatori per migranti, per obesità pediatrica, ambulatori aperti anche il sabato per i disturbi di comportamento alimentare e di sterilità, interventi chirurgici di tiroidectomia, intesa con l’Istituto Tecnico “Leonardo da Vinci” per protesi dentarie per i pazienti meno abbienti. Per quanto riguarda i lavori di miglioramento nelle strutture ospedaliere da segnalare i lavori di efficientamento energetico con fondi europei nei quattro ospedali della provinci , incremento dei parcheggi, posti macchina “rosa”, rifacimento della pavimentazione nella prima ala dell’Umberto I, sistemazione del reparto di Cardiologia. Nel corso degli anni 2013 e 2014 sono stati effettuati lavori per un importo di 12 milioni di euro con 5 milioni e 670 mila euro per l’efficientamento energetico a Leonforte e Piazza Armerina; 2 milioni 350 mila euro per lavori per la salubrità dell’Umberto I, 2 milioni per lavori al Basilotta di Nicosia, un milione e 400 mila euro per l’attivazione del reparto di Medicina Nucleare, per attrezzature sanitarie sono stati spesi 879 mila euro con l’acquisto di tomografo a coerenza ottica, colonscopio per ospedale di Nicosia, strumenti chirurgici per l’Ostetricia dell’Umberto I. Per investimento sono stati spesi 2 milioni 180 mila euro. Complessivamente in due anni per miglioramenti sono stati spesi 15 milioni e 406 mila euro. Sono stati effettuati delle screening oncologici, che sono ala base della querelle con l’onorevole Mario Alloro, per cervicocarcinoma, mammografico e colon retto, tutti e tre hanno superato percentuali di tutti rispetto perché vanno dal 70 al 110 per cento.