Leonforte: su chiusura nosocomi i sindaci fanno fronte comune

Il 2014 si era concluso con uno spiraglio di vita per l’ospedale FBC dopo lo spauracchio del piano di riordino della sanità del novembre scorso, che aveva previsto la rimodulazione, con rischio chiusura, di vari ospedali siciliani, rinviata poi al gennaio 2017.
Il 2015 si apre con il rinnovato spauracchio della “rifunzionalizzazione” previsto nell’ultima parte del decreto assessoriale sulla rete ospedaliera varato lo scorso 23 gennaio. I Sindaci dei Comuni interessati, e non solo, hanno deciso per questo di unirsi nella battaglia a difesa dei propri nosocomi e, dopo la seduta del consiglio comunale di Niscemi, di qualche giorno fa, al quale sono stati invitati a partecipare i primi cittadini di Noto, Barcellona, Mazzarino, Leonforte, Giarre, Ribera e Scicli, il dibattito sulla problematica è proseguito a Leonforte, nella seduta consiliare del 29 gennaio.
leonforte consiglio comunale 29gen15
Erano presenti i Sindaci di: Niscemi, Francesco La Rosa – accompagnato dal consigliere comunale Sandro Tizza; Mazzarino, Enzo Marino; Assoro, Giuseppe Bertini; Nissoria, Armando Glorioso; i vice Sindaci di Regalbuto, Angelo Plumari, e Piazza Armerina, Giuseppe Mattia; gli assessori di: Gagliano Castelferrato, Emma La Ferrara, e Agira, Santo Trovato; i Presidenti dei Consigli Comunali di: Nissoria, Rosario Patti e Mazzarino, Giuseppe Vincenti. Il Sindaco di Enna, Paolo Garofalo, impossibilitato ad essere presente alla riunione, ha ufficialmente fatto sapere che si unirà alla lotta dei sindaci.
Ad aprire il dibattito il presidente del consiglio comunale, Floriana Romano che ha espresso la necessità di affrontare in maniera condivisa una problematica che si trascina ormai da tempo con vane promesse e attese; al riguardo era stato chiesto alla VI commissione regionale alla sanità un incontro nei locali del municipio per trattare e chiarire gli aspetti cruciali della situazione degli ospedali, ricevendo in tutta risposta solo un rinvio.
Il Sindaco Sinatra è intervenuto duramente sulla questione “Non siamo più nel momento in cui dobbiamo aspettare risposte . Le risposte già sono arrivate. Adesso, nero su bianco, abbiamo capito che non possiamo più avere fiducia su nessuno e neanche dare meriti o demeriti a qualcuno. Ci hanno promesso che saremmo stati tutti trattati alla pari senza fughe in avanti, che ci sarebbe stata una valutazione equa nei confronti di tutti e il risultato invece è il decreto che è stato pubblicato venerdì scorso dove si parla di rifunzionalizzazione”. Il Sindaco ha poi parlato di politica assente e lontana dai cittadini che procede solo secondo indicazioni tecniche imposte e ha indicato come possibile azione comune quella di impugnare il decreto nei tempi previsti dalla legge.
Il Sindaco di Niscemi, Francesco La Rosa, reduce da uno sciopero della fame di circa 9 giorni, e con all’attivo una denunzia alla Procura della Repubblica contro la sanità negata ai propri concittadini, ha parlato di morte volutamente lenta del sistema ospedaliero “Bisogna dire basta a questo sistema che ha troppi burocrati e pochi medici, e agire insieme per difendere il diritto alla salute dei nostri cittadini ”.
Significativi gli spunti di riflessione offerti dal componente dell’organismo a difesa dell’FBC, Antonio Vanadia, su disagi della rete viaria, ampiezza utenza di riferimento, recenti ristrutturazioni alla struttura ospedaliera; ricadente tra l’altro in area industriale come distretto; che la renderebbero indispensabile e non penalizzabile da alcun decreto, ne ora ne dopo.
Il dibattito concitato, partecipato, ricco di tecnicismi e rasentante un poco la retorica dell’ovvio, ha restituito al cittadino il chiaro intento di dover agire in sinergia e a lungo termine senza false illusioni ma non rinunciando al contempo alla speranza di ottenere dei risultati positivi.

Livia D’Alotto