Nicosia. Ospedale Basilotta, in arrivo nuovi medici

Nicosia Ospedale BasilottaNicosia. Dovrebbe uscire dall’emergenza “personale medico”, il pronto soccorso dell’ospedale Basilotta. Dovrebbero, infatti, essere già partiti i telegramma per i contratti a termine di almeno un medico che sarà assegnato al Pronto soccorso, dove ormai dallo scorso novembre sono rimasti in servizio solo tre medici. A comunicarlo è stato nei giorni scorsi Salvatore Madonia, direttore sanitario del distretto Enna 2 che comprende gli ospedali di Nicosia e Leonforte,  che spiega anche che entro febbraio è previsto l’arrivo di due medici ginecologi per il reparto di ostetricia e ginecologia, anche quello rimasto con soli 4 medici. Nuovi arrivi che dovrebbero risolvere l’emergenza nella quale si è trovato l’ospedale Basilotta, dove per garantire il funzionamento del pronto soccorso i primari e gli altri medici hanno garantito i turni e dove per mantenere la “guardia attiva” cioè il servizio in “h 24” in ginecologia i medici del reparto sostengono molte più ore di lavoro del previsto. Ad aggravare la situazione e rendere difficile la copertura dei turni al pronto soccorso, l’assegnazione temporanea all’ospedale Umberto I di Enna di due medici specialisti in infettivologia che, dopo la chiusura del reparto del Basilotta, sono stati assegnati a quello di medicina. Il loro rientro in servizio a Nicosia è previsto, comunque, entro la fine di febbraio. Buone notizie che comunque sono al momento solo il tampone all’emergenza che riguarda tutto l’ospedale dove i vuoti di organico riguardano anche il personale tecnico e paramedico.  Si attende anche l’attuazione del Piano di riordino della rete ospedaliera che prevede l’Unità di terapia intensiva cardiologia e la rianimazione, anche se questa ultima, di fatto, è prevista ormai da anni, ma non è mai stata attivata. Per il Basilotta, dove sono in corso e procedono celermente i lavori di ammodernamento e ristrutturazione di un’ala, il Piano della Regione prevede  146 posti letto dei quali 122 di ricoveri ordinari e 24 per il day hospital, e 8 di rianimazione, reparto per il quale sono già stati individuati i locali, ma che deve esser dotato delle attrezzature e, soprattutto del personale. Per una rianimazione con 8 posti letto servono circa 16 anestesisti rianimatori, oltre al personale paramedico e con i tagli alla Sanità da parte dei sindacati ci sono forti timori che il reparto continui a rimanere solo sulla carta. Per il momento, comunque entro pochissimi giorni il problema dei turni al pronto soccorso sarà in parte risolto con l’arrivo di un nuovo sanitario e anche la guardia attiva dell’ostetricia e ginecologia potrà essere garantita. La situazione rimane di organici carenti, ma i servizi non saranno compromessi.

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