Cgil: quella di Enna “un’economia arcaica”

economia arcaica

Studiando il rapporto della Camera di Commercio sulla situazione economica della Provincia di Enna, si intravede un quadro torbido e un futuro nero per l’economia di questo territorio.
I dati sono sconvolgenti – dichiara il segretario generale della Fillea Cgil di Enna Alfredo Schilirò –il sistema informativo Excelsior Uniocamere, infatti, prevede per il 2015 una perdita di 440 posti di lavoro a fronte di 330 nuove assunzioni.
Secondo i dati ISTAT il tasso di disoccupazione generale è del 25% mentre quello giovanile è del 49,80%.
Il rapporto definisce l’economia ennese, “un’economia arcaica”, quasi totolmente chiusa all’innovazione tecnologica, estranea ai processi di internazionalizzazione, fortemente penalizzata nella possibilità di accesso al credito. Non risulta superata la marginalità geo-economica del territorio provinciale, aggravata da carenze di infrastrutture quali agevoli vie di comunicazione interne o un’adeguata infrastrutturazione telematica

Alfredo Schilirò

Alfredo Schilirò

La crescita per questa Provincia con un sistema infrastrutturale fatiscente come il nostro – continua Schilirò – è solo un miraggio. Noi in questa provincia assistiamo non solo alla carenza infrastrutturale, non solo alla perdita dei posti di lavoro ma anche al deserto istituzionale.
Hanno chiuso la miniera di Pasquasia promettendo che avrebbero riconvertito i nuclei industriali e produttivi di questa provincia con altri centri produttivi come la zona industriale della valle del Dittaino ma è sotto gli occhi di tutti che la zona industriale oggi è un deserto.
Dalla provincia di Enna hanno stradicato la Telecom, l’ ENEL, il centro smistamento delle Poste, la Banca d’Italia, il tribunale di Nicosia e l’espropriazione continua con la Prefettura, con la Camera di Commercio ecc…

Rita Magnano

Rita Magnano

La Cgil di Enna, afferma Rita Magnano Segretario Generale della Cdl, non intende associarsi al diffuso senso di rassegnazione: La fotografia che consegna il rapporto della Camera di commercio non è frutto di un destino cinico e baro ma di scelte politiche scellerate. Questa terra vanta non solo un patrimonio di eccellenze naturali ma anche umano. Occorre che tutti coloro i quali hanno a cuore le sorti di questa terra tornino a pretendere un protagonismo che non sia né a tempo né rispondenti a vecchie logiche. Occorre riconquistare il senso di cittadinanza attiva e, mettendo in rete le risorse di questa terra, si faccia muro contro un progetto di desertificazione che qualcuno a deciso a prescindere.
Per tali ragioni – noi della Fillea Cgil – chiediamo a tutte le istituzioni di invertire la rotta creando una speranza per le giovani generazioni investendo sulla rigenerazione dei centri storici, sulla ristrutturazione dei beni archeologici e monumentali anche sfruttando la nuova programmazione dei fondi Europei.
Anche l’evento dell’Expo di Milano rappresenterà per i comuni Siciliani uno strumento strategico fondamentale per lo sviluppo e l’internalizzazione delle eccellenze, per la promozione e l’incrementazione del turismo nei suoi territori.
Expo 2015 rappresenta un’importantissima vetrina delle identità territoriali e un appuntamento imperdibile che potrà dare la giusta rilevanza al nostro territorio ricco di storia di cultura e di profumi provenienti dalla nostra terra.
Pertanto – conclude il segretario della Fillea – chiediamo a tutte le istituzioni di convocare un tavolo tecnico operativo con la presenza anche delle associazioni di categoria dei datori di lavoro e sindacali per mettere in campo delle iniziative concrete per un concreto sviluppo del territorio ennese.