Escalation di furti nelle abitazioni a Calascibetta

topi d'appartamentoCalascibetta. Tre furti nel giro di una settimana e tra i cittadini di Calascibetta torna l’incubo di ritrovarsi tra le mura domestiche i cosiddetti topi d’appartamento. Gli episodi di scasso e furto sono accaduti ad inizio della scorsa settimana, ma i particolari sono venuti a galla soltanto ora. Tre le abitazioni prese di mira: una in contrada Manna, l’altra nei pressi del santuario di Buonriposo e l’ultima in contrada Pinolonguillo, a meno di due chilometri dal “cuore” del paese. In quest’ultima abitazione i ladri hanno ripulito i cassetti delle stanze, portandosi via oggetti d’oro, argenteria e soldi. Un danno che ammonterebbe a circa 20 mila euro. Il furto è avvenuto domenica scorsa in un arco di tempo compreso tra le 15 e le 22. Rientrati a casa, gli inquilini hanno trovato tutto a soqquadro. «È stata – ha raccontato il giovane proprietario della casa, impegnato nel settore dell’edilizia – una scena terribile, abbiamo trovato alcuni cassetti svuotati, l’abbigliamento buttato sopra il letto, altri oggetti sul pavimento. Si sono portati via molti oggetti dal valore affettivo, ma anche dei soldi, frutto di tanti sacrifici. Mi ha reso triste vedere i miei figli piangere e mia moglie disperarsi. In questi casi però è meglio non trovare i ladri in casa, nessuno può sapere che tipo di reazione viene fuori». All’interno della casa i ladri hanno lasciato diverse impronte. I carabinieri della locale stazione sono intervenuti la sera stessa, in questi giorni si è avuto anche il supporto della volante di Enna ma della gang nessuna traccia.
Qualche centinaio di euro è stato invece il bottino nelle altre due abitazioni. Ad avere paura, adesso, sono tutti i cittadini i quali chiedono più pattugliamento, maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine. La preoccupazione è quella che Calascibetta ritorni ad essere presa di mira dalle gang malavitose. I ricordi vanno a diversi anni fa, quando i furti avvenivano settimanalmente. Gente professionista, addestrata, che entrava in casa anche di notte, mentre gli inquilini dormivano. L’incubo terminò a seguito di una importante operazione di intelligence (ci fu anche un conflitto a fuoco) portata a termine sia dai Carabinieri di Calascibetta sia da quelli di Enna, i quali riuscirono a sgominare una terribile banda di slavi, tra loro anche la persona che partecipò ad una rapina in una villa a Taormina e dove fu ucciso a sangue freddo il proprietario. Ecco, al fine di evitare che ritorni l’ansia tra la gente, Calascibetta chiede agli uomini in divisa maggiore occhio vigile. Perché dietro questi ultimi furti- sostiene qualcuno- un basista locale dovrà pur esserci.

Francesco Librizzi per il quotidiano La Sicilia