Cisl e Uil, mettono le “mani avanti” con neo DG Asp Enna

ASP_Enna_145La Segreteria Provinciale della UIL ha deciso di convocare delle assemblee in tutti e quattro i nosocomi della Provincia.
Tale iniziativa volge al massimo coinvolgimento, del personale dipendente, alle dinamiche di rappresentanza più partecipate preso atto delle “enormi difficoltà” che vive la Sanità in Provincia di Enna. Il quadro dirigente della UIL FPL è consapevole, tra l’altro, che il pensiero della base è fondamentale per un nuovo modello di rappresentanza che deve sfociare nel raggiungimento di obiettivi che coniugano aspetti di natura contrattuale, una migliore organizzazione del lavoro con una, altresì, migliore fruizione dei servizi erogati alla cittadinanza. Ed è per queste motivazioni che è stato convocato un calendario di assemblee che si terranno nei quattro nosocomi dove sarà rappresentato lo stato dell’arte della sanità in Provincia.
Nicosia 19 febbraio dalle ore 12 alle ore 14; Leonforte 23 febbraio ‘15 dalle ore 12 alle ore 14; Piazza Armerina 26 febbraio dalle ore 12 alle ore 14; Enna 27 febbraio dalle ore 12 alle ore 14.

Invece, il direttivo della CISL Medici di Enna si è riunito per esaminare l’attuale situazione sanitaria in provincia di Enna, al fine di evidenziare le criticità che maggiormente necessitano di urgente risoluzione e per le quali occorre attivare un confronto con la nuova direzione dell’Azienda Sanitaria ennese. Ad oltre un quinquennio dall’istituzione dell’ASP, nessun miglioramento si è registrato nella sanità di questa Provincia che anzi ha visto progressivamente i propri ospedali depauperarsi di personale, di attrezzature e conseguentemente di pazienti, mentre i servizi territoriali che avrebbero dovuto supportare la deospedalizzazione in una logica di miglioramento dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie, hanno visto sempre più ridurre i propri organici, a causa del blocco delle assunzioni che ha particolarmente penalizzato le aree non di emergenza. Sia nei reparti ospedalieri che nei servizi territoriali gli organici sono ridotti al minimo, costringendo il personale a turni spesso in contrasto con le norme del Contratto di lavoro. Ben 8 unità operative complesse nell’ospedale di Enna, più altre 3 negli ospedali periferici, nonché 5 territoriali sono da anni prive di direzione e, di volta in volta, affidate alla responsabilità dell’uno o dell’altro dirigente, con incarichi temporanei di sostituzione il cui affidamento, spesso discrezionale, non sempre ha privilegiato l’interesse del buon andamento del servizio. In questo clima di deregulation non si è mai instaurato un serio confronto con le OO.SS., le cui proposte sono state anzi ignorate e rigettate. L’atto aziendale non è stato completamente applicato, né si è effettuata una ricognizione dell’allocazione del personale, con il paradosso che parecchi medici svolgono, in atto, incarichi diversi da quelli che la stessa ASP ha recentemente inserito nella delibera di graduazione degli incarichi, graduazione che peraltro presenta molta approssimazione e notevoli sperequazioni tra dirigenti che svolgono le medesime funzioni.