Sperlinga. Il consigliere Claudia Li Calzi esce dal gruppo di maggioranza

sperlinga li calzi claudiaSperlinga. La crisi politica nel più piccolo Comune della provincia precipita e rischia di diventare irreversibile. Ieri il consigliere di maggioranza Claudia Li Calzi ha dichiarato ufficialmente di dissociarsi dal gruppo di maggioranza espressione dell’amministrazione del sindaco Saverio Di Marco. La Li Calzi si era allontanata dal gruppo di maggioranza dal gennaio scorso, non condividendo più le scelte amministrative del sindaco e dell’amministrazione. Un allontanamento in attesa vi fossero i cambiamenti da lei richiesti, ma ieri è arrivata la dichiarazione ufficiale.
«Si tratta di una decisione sofferta, la situazione è degenerata e la scelta – ha spiegato Claudia Li Calzi – è stata inevitabile. Ho accettato questo delicato compito svolgendolo con impegno e umiltà, mettendo a disposizione tutto il tempo necessario, trascurando anche la mia famiglia e la mia vita personale. Accanto ai motivi politici ci sono motivi legati a comportamenti e atteggiamenti e alla sfera ideologica e caratteriale. A oggi non vedendo alcun cambiamento nella linea politica e amministrativa e per questo mi dissocio dalla maggioranza e mi dichiaro indipendente».
L’amministrazione Di Marco sembra avere problemi di relazione con la componete femminile del suo stsso gruppo e solo poche settimane fa ad andarsene per la “fine del rapporto di fiducia” era stata l’assessore Rossella Cuccì. Nel giugno del 2013 anche il consigliere di maggioranza Giuseppa Leone aveva lasciato il gruppo di maggioranza con una dichiarazione scritta, nella quale esprimeva la sua totale dissociazione dal modo di amministrare del sindaco Di Marco e della sua giunta venendo. Anche la Leone aveva parlato senza mezzi termini di “mancanza di fiducia”. Ieri, quindi Claudia Li Calzi e Giuseppa Leone hanno costituito il gruppo indipendente del quale capogruppo è la Li Calzi. «Speriamo in questo modo di riuscire – hanno dichiarato Li Calzi e Leone – di attuare finalmente il motto tanto pronunciato in campagna elettorale su un nuovo modo di pensare e un diverso modo di amministrare che, purtroppo fino ad oggi, è rimasto solo una bella frase».






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