Tenta di estorcere un imprenditore ennese: arrestato pregiudicato per mafia

Nella giornata di ieri, gli agenti della Squadre Mobili di Enna e Caltanissetta hanno dato esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere n. 353/15, emessa il 23 Febbraio u.s. dal GIP del Tribunale di Caltanissetta, Dott.ssa Alessandra Giunta, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di
Sanfilippo-MarcelloSanfilippo Marcello, nato a Mazzarino (CL) mel ‘69
indagato perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, facendo parte dell’associazione mafiosa denominata “stidda”, poneva in essere – avvalendosi della forza intimidatrice della predetta organizzazione mafiosa – atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere un imprenditore, titolare di una ditta edile sedente nella provincia di Enna, a corrispondere una somma di denaro pari a tremila (3.000) euro, a titolo di “messa a posto”.

L’attività investigativa ha avuto avvio nei primi giorni del mese di gennaio scorso allorché il menzionato imprenditore, impegnato in lavori di edilizia nell’ambito di un comune del nisseno, riferiva in ordine ad una pretesa estorsiva avanzata nei suoi confronti dal Sanfilippo Marcello. Nello specifico, l’imprenditore asseriva di essere stato avvicinato all’interno di un bar di Mazzarino dal predetto Sanfilippo, il quale, con tono allusivo ed intimidatorio, gli richiedeva di “mettersi a posto” con la consorteria mafiosa in relazione ai lavori in argomento, corrispondendo la somma di due/tre mila euro (“due/tre santi”).
L’imprenditore, escusso a sommarie informazioni – rese dinanzi al P.M. titolare dell’indagine ed agli Ufficiali di P.G. appartenenti ai predetti uffici investigativi – confermava quanto inizialmente dichiarato in via informale e, al contempo, riconosceva lo spessore criminale del Sanfilippo (noto appartenente all’associazione mafiosa denominata “stidda”), avendo piena contezza che lo stesso aveva, di recente, terminato di scontare una lunga reclusione per associazione di tipo mafioso.
In virtù delle risultanze investigative, si disponevano attività tecniche utili al monitoraggio dei successivi incontri tra i due.
Riscontata pienamente la natura estorsiva della pretesa, il G.I.P. presso il Tribunale di Caltanissetta emetteva ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere a carico di Marcello Sanfilippo alla cui esecuzione provvedeva, come già anticipato, personale delle Squadre Mobili di Enna e Caltanissetta.