Enna. Interrogato l’organizzatore del presunto “droga-party”, già rimesso in libertà

enna droga 2mar15Enna. E’ durato circa mezz’ora l’interrogatorio del giovane ennese, A.A. di 24 anni, organizzatore di quello che è stato definito “droga party” nella villa del nonno materno in territorio di Assoro. Ad interrogarlo il Gip Commandatore, alla presenza dell’avvocato difensore Giovanni Palermo. Importante il fatto che, subito dopo l’interrogatorio, pur convalidando l’arresto il magistrato lo ha rimesso in libertà con degli obblighi di legge meno gravosi rispetto all’arresto, avvenuto sabato notte al momento del blitz dei carabinieri del comando provinciale, che hanno bloccato il droga party con la presenza di 150 giovani, un quarto dei quali sicuramente minorenni e provenienti da comuni di Enna, Caltanissetta e Catania. A.A. ha confessato subito di essere stato lui l’organizzatore della festa, di avere pubblicato l’invito attraverso i social network ai giovani interessati, ma oltre a mettere a disposizione la villa del nonno, lui ha pensato solo a suonare, essendo un ottimo dj ed anche un discreto musicista. Inoltre ha confessato che lcune persone erano conosciute personalmente, ma altre erano totalmente sconosciute e tra queste sicuramente c’erano quelli che hanno partecipato alla serata incominciando a rifornire i ragazzi e le ragazze di droga. Ha anche confessato di avere utilizzato la droga per caricarsi dal punto di vista musicale, ma niente a che vedere con lo spaccio. In questo caso è probabile che nel “festino” si sono inseriti, pare provenienti da Catania, gente che ha approfittato della festa e della presenza di molti giovani assuntori per distribuire la droga e così sfruttare l’occasione per guadagnare dei soldi. I carabinieri del comando provinciale, oltre al deferimento alle Prefetture di tutti i partecipanti al droga party stanno esaminando le “carriere” di tutti coloro che erano presenti e che potrebbero avere recitato il ruolo di spacciatori, andando a cercare anche coloro che, nel campo della droga, hanno dei precedenti. Si tratta di un’attività complessa e difficile per certi aspetti, ma sicuramente si otterranno dei risultati. Intanto i carabinieri hanno fatto capire con il blitz nella villa di Assoro che il territorio della provincia viene tenuto sotto controllo non solo fisicamente, ma anche andando a spulciare i social network da dove possono arrivare dei segnali concreti per cercare di eliminare gli spacciatori. Sicuramente questo è un buon segnale.




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