Liberi Consorzi: Consiglio comunale allargato a Niscemi, presente Piazza Armerina

liberi consorziIeri pomeriggio, nella Biblioteca comunale di Niscemi, dove si è svolto un Consiglio comunale in seduta plenaria dei comuni di Niscemi, Piazza Armerina per discutere delle riforme in materia di Liberi Consorzi e Città Metropolitane, al quale hanno partecipato anche il sindaco di Niscemi Francesco La Rosa, quello di Gela Angelo Fasulo, il vice sindaco di Piazza Armerina, Giuseppe Mattia, il sindaco di San Cono, Salvatore Barbera, il sindaco di San Michele di Ganzaria, Giovanni Petta, il sindaco di Mirabella Imbaccari, Vincenzo Marchingiglio, accompagnati dai presidenti dei Consigli comunali e da altri consiglieri. Anche Licodia Eubea ha partecipato con una propria rappresentanza. Presenti inoltre l’avvocato Nando Gambino, portavoce del Comitato per il Libero Consorzio Ionico Etneo di Acireale, e i rappresentanti del Comitato per lo Sviluppo dell’Area Gelese-Unione di Associazioni e del Comitato Pro Referendum di Piazza Armerina. A seguire i lavori anche il professore Salvatore Curreri, docente di Diritto Costituzionale all’Università Kore di Enna. Il deputato regionale Antonio Malafarina (Il Megafono), componente della Prima Commissione Affari istituzionali dell’Ars, ha riferito sullo stato di avanzamento dei lavori in Commissione. Sono inoltre intervenuti i deputati Giuseppe Arancio (Pd) e Francesco Cappello (M5S) i quali hanno illustrato la posizione dei rispettivi gruppi politici. Anche i sindaci dei comuni, che hanno presentato le loro istanze, hanno ribadito la necessità di rispettare la volontà espressa dalla delibere consiliari confermate dai referendum popolari. I deputati regionali presenti, infine, si sono pubblicamente impegnati a farsi carico delle volontà espresse nel corso dei lavori di questo speciale Consiglio comunale allargato ai comuni di Niscemi e Piazza Armerina e Gela. I consigli comunali hanno deciso di inviare anche una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per sensibilizzare il Capo dello Stato al rispetto della volontà popolare. Un altro documento sarà inviato nei prossimi giorni ai deputati di Palazzo dei Normanni in cui si denuncia la preoccupazione “dello stallo dell’iter legislativo” e si ricorda che “ignorare la volontà popolare sarebbe un atto dalle conseguenze nefaste per la democrazia e per la credibilità” dell’operato degli stessi politici.