Musei e siti archeologici siciliani chiusi per festività

rutelli piazza armerina morgantinaAlla fine la Regione ha messo sul suo sito l’avviso le disposizioni sulla “fruizione dei siti culturali nei giorni festivi dal 9 marzo 2015” in poi (non è specificato fino a quando durerà questa oscenità!), cioè l’elenco dei pochi siti aperti a fronte delle maggioranza che resteranno chiusi. Certamente sollecitata dalle lamentele dei dirigenti dei siti culturali, costretti alla chiusura nei giorni festivi a causa di una legge scellerata che vuole che i custodi devono lavorare solo nei giorni feriali, come tutti gli altri impiegati, e che possono fare solo un limitato numero di turni festivi. Si scaricano così di uno sgradito onere i dirigenti, finora visti come gli unici responsabili di questi provvedimenti assurdi. È deontologicamente corretto che uno accetti di fare il custode in un sito culturale pretendendo il diritto di non lavorare nei giorni festivi? e che qualora sia costretto deve essere eccezionalmente e straordinariamente retribuito? Provate a dirlo ad un cameriere di ristorante, ad un pasticcere, ad un barista che se vogliono lavorare nei giorni festivi lo devono fare in modo straordinario, penseranno che proveniate da un pianeta dove si sono invertite le parti e dove i turisti, gli avventori, i viaggiatori circolano solo dal lunedì’ al venerdì……. Eppure è quello che succede in Sicilia; ma, dal momento che il numero di custodi non equamente distribuito, come sempre la legge non è uguale per tutti, c’è qualcuno per il quale è più uguale. Così in provincia di Palermo e Trapani molti siti restano aperti – guarda caso molti dei custodi assunti in illo tempore a Morgantina, originari di quelle zone, appena ne hanno avuto la possibilità si sono trasferiti proprio lì, lasciando sguarnite i nostri siti! Tra le provincie di Enna e Caltanissetta resterà aperto solo la Villa Romana di Piazza Armerina!
Morgantina_COLLINA-OVESTMa in questi giorni qualcuno forse finalmente sta cominciando ad alzare il velo sul teatro dell’assurdo che è l’amministrazione regionale siciliana dei BB. CC: oggi in un post su Facebook l’ex Assessore Mariarita Sgarlata denuncia la complicità dei sindacati della “casta dei custodi” nel volere mantenere la situazione attuale per alzare il tiro e il consenso sulle richieste dei loro assistiti “Ho litigato ai tavoli di concertazione con i sindacati per distribuire razionalmente i custodi e ottenere la deroga al 50% sui festivi nel loro contratto già particolarmente vantaggioso. Ovviamente, la deroga nel contratto garantirebbe l’apertura dei festivi durante tutto l’anno. A Roma la ex soprintendente Maria Rosaria Barbera, dopo un braccio di ferro, ha ottenuto la revisione del contratto… I sindacati non hanno avuto il coraggio di dire la parola straordinario, forse perché sono consapevoli delle condizioni vantaggiose in cui operano i custodi siciliani, concentrati in alcune città, distaccati in altri uffici (Corte dei Conti e altro), tutelati quando per razionalizzare il servizio andrebbero spostati…. E’ evidente che c’è una regia precisa nel mettere i direttori del Dipartimento dei Beni Culturali della Regione Siciliana nella condizione di dovere chiudere i musei nei festivi”. E intanto anche il sottosegretario all’Istruzione, all’Universita’ e alla Ricerca, Davide Faraone, a margine di un incontro all’Università di Palermo, rileva “Nessuno ci dice perche’ l’80 per cento dei siti archeologici e i musei rimane chiuso la domenica. Mi scandalizza che non ci sia nessuno che si scandalizza di avere questi sindacalisti in Sicilia” e ancora “Mi impressiona l’incredibile sciopero proclamato dai sindacati sulla proposta di legge regionale di riforma che prevede l’equiparazione dei dipendenti regionali ai dipendenti pubblici, e quindi il taglio del 600 per cento di ore in permessi di cui godono i sindacalisti in Sicilia rispetto al resto d’Italia”. Faraone però dovrebbe spiegarci dov’è stato in tutti questi anni, e perché non si è scandalizzato quando queste cose le viveva da consigliere comunale a Palermo o deputato all’Assemblea Regionale? Ma non è mai troppo tardi soprattutto se ne accorge oggi dall’alto del suo incarico di governo e se è disposto a metterci la faccia e ad agire di conseguenza!
p armerina Mosaici bikiniFrancesco Rutelli nel suo libercolo di una trentina scarse di pagine – che costituiscono il Rapporto sulla valorizzazione dell’area di Piazza Armerina–Morgantina, scritto su commissione della Fondazione Sicilia e presentato venerdì scorso a Palazzo Branciforte – non ha ommesso di denunciare, nelle due paginette delle criticità, la cattiva gestione dei siti culturali da parte della Regione Sicilia! Salvo poi dimenticarsene del tutto nelle conclusioni che culminano nelle cinque proposte che sembrano replicare quanto suggerito in tutti gli studi sfornati in questi anni!
E, dulcis in fundo anche Ettore Messina, imprenditore turistico di Piazza Armerina, ha preso carta e penna per denunciare il fatto di essere costretto a modificare i tour per le comitive in arrivo che non potranno visitare Morgantina e la statua della Dea perché i siti archeologici non saranno visitabili. Inevitabile la protesta degli operatori turistici locali, costretti a dover rivedere i tour già venduti nelle scorse settimane o mesi.
E ancora una volta ci chiediamo a che gioco si gioca: da una parte si continuano a finanziare profumatamente ricerche, studi dove si scopre, come ha fatto Rutelli, l’acqua calda, piani improbabili di lancio e rilancio del turismo siciliano, mentre dall’altra si tengono chiusi i siti che dovrebbero fare da attrazione turistica e quando sono aperti sono privi dei minimi servizi!

Franca Ciantia

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