Enna. Piantagione di cannabis indica in casa; due studenti universitari arrestati dai Carabinieri, denunciati altri tre universitari (video)

Enna piantagione cannabis indicaEnna. E’ stato l’atteggiamento visibilmente sospetto di due giovani studenti universitari originari del catanese, ma residenti ad Enna, rispettivamente di 24 e 21 anni, appena discesi dal pullman proveniente da Palermo, che erano andati a trovare la fidanzata di uno di loro, a destare l’attenzione dei militari di una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Enna che, notati i due al Capolinea della SAIS Autolinee, decidevano di controllarli con più attenzione e, sottoponendoli ad un’accurata perquisizione, li sorprendevano in possesso di una tabacchiera contenente 1 involucro in carta stagnola contenente hashish del peso di circa 3 grammi e 1 in busta in cellophane trasparente contenente marijuana del peso di 1 grammo.
La perquisizione veniva estesa anche all’abitazione che i due studenti condividevano in città ed ivi giunti i Carabinieri, dopo aver rinvenuto, negli slip di uno dei due, altri due involucri di cellophane contenenti ulteriori 2 grammi di marijuana, scoprivano una vera e propria serra ricavata in un ripostiglio di circa IMG_2920m. 2 x 1,5, dove era stata allestita una piantagione composta da 7 vasi contenenti altrettanti arbusti di cannabis indica di media altezza; dotato di lampada alogena da 600 watt perfettamente funzionante, il ripostiglio era stato appositamente ingegnato per illuminare e riscaldare gli arbusti al fine di agevolarne la crescita, con tanto di apposito lenzuolo in alluminio simile a quello in uso sulle ambulanze sanitarie, con lo specifico scopo di riflettere la luce ed il calore.
Ai lati della piantagione i militari rinvenivano una busta biodegradabile contenente circa 230 grammi di marijuana, flaconcini di concime liquido, siringhe, 1 bilancino di precisione, alcuni “spruzzini” per la cura delle piante ed un barattolo rosso contenete la somma contante di euro 220, ritenuta provento di attività illecita.
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I due giovani venivano arrestati e condotti presso le camere di sicurezza del Comando Provinciale Carabinieri di Enna, a disposizione del Magistrato di turno, Dott. Fabio Scavone.
Sono pure denunciati altri tre universitari (della provincia di Catania e Siracusa) che dividono con i due arrestati l’appartamento preso in affitto; una cosa desta estrema curiosità: la lampada alogena ha un consumo elevato di energia elettrica, addirittura la prolunga che portava la corrente nello sgabuzzino, era attaccata presso l’ingresso, quindi non potevano non sapere dell’esistenza del contenuto dello sgabuzzino.

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