Unione consumatori di Troina a favore della restituzione alla gestione pubblica dell’acqua

acqua pubblicaTroina. La locale sezione dell’Unione nazionale consumatori (Unc), con una nota diffusa in questi giorni, prende una netta posizione a favore della restituzione alla gestione pubblica del servizio idrico integrato e lancia un appello per “uscire finalmente dall’ato idrico, risolvere il rapporto di gestione con AcquaEnna”. Per la locale sezione dell’Unc, è possibile ritornare alla gestione pubblica del servizio idrico perché il referendum del 2011 contro la legge che privatizza la gestione del servizio idrico integrato l’hanno vinto quelli che sostengono la ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico integrato. Nonostante che nel referendum del 2011 “27 milioni di italiani, pari al 95% dei votanti dei votanti, hanno abolito le norme che consentivano la gestione privatistica dell’acqua, sancendo un ritorno alla gestione pubblica degli acquedotti comunali”, nulla è cambiato. Per quale ragione, nulla è cambiato e tutto è rimasto come prima come se il referendum non ci fosse stato? L’Unc di Troina un’idea se l’è fatta: “Purtroppo gli interessi di certa politica mal si conciliano con la volontà popolare e tutto viene rallentato”. L’Unc di Troina cita i comuni in cui la gestione del servizio idrico è tornata ad essere pubblica: Napoli, Torino, La Spezia, Palermo, Ribera e Barrafranca. Su questa stesa strada si stanno immettendo molti comuni dell’agrigentino e del palermitano. E’ una strada che può percorrere anche il comune di Troina, secondo l’Unc: “E’ sufficiente che il comune impugni la convenzione con l’ato idrico per taluni inadempimenti, primo fra tutti il mancato ammodernamento della rete idrica cittadina, che da molti anni è rimasta lettera morta, ma occorre una forte volontà per farlo”. Che gli amministratori comunali stiano pensando di fare qualcosa di simile, per l’Unc è “un piccolo e coraggioso passo”. Secondo l’Unc, un’azione promossa dall’amministrazione comunale per ritornare alla gestione pubblica del servizio idrico avrà un ampio sostegno polare. Da parte sua, l’Unc “lavorerà per promuovere una “class action” contro AcquaEnna “affinché non richieda più e restituisca ai cittadini il deposito cauzionale di 25 euro, che a suo tempo è stato versato all’Eas, e venga cancellata quella voce chiamata in bolletta partite-pregresse 2005/2010”, che per l’Unc di Troina è “una voce misteriosa”, non rappresentando un conguaglio sui maggiori consumi.

Silvano Privitera





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