Argento: “Ad Enna Crisafulli ha inghiottito il Pd, resta solo una segreteria”

L’aria è incandescente ad Enna in vista delle amministrative. Crisafulli parla in nome e per conto del Partito Democratico, ma rappresentanti nazionali affermano: “Crisafulli è solo una segreteria politica e resta impresentabile per la segreteria nazionale”

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Quello che succede all’interno del Partito Democratico ad Enna ha qualcosa di inverosimile e di inspiegabile. Sembra infatti che in realtà il PD non esista. O meglio che ci sia un partito dentro il partito, una sorta di matrioska russa, la segreteria politica di un singolo personaggio che ha fagocitato un intero partito.

Il contenuto (Mirello Crisafulli) che assorbe il contenitore (Il PD), giungendo al paradosso di estromettere quanti non si riconoscono nel suo “modello gestionale”, questa, in sintesi, la lucida analisi di Angelo Argento, componente della Commissione Nazionale di Garanzia del partito Democratico.

“Il Partito Democratico a Enna non esiste – afferma l’avvocato Argento – lo abbiamo denunciato più volte. L’elezione di Crisafulli a Segretario Provinciale nasce durante la segreteria Epifani e quel risultato non è stato mai riconosciuto. Lo stesso Davide Faraone (ora sottosegretario nel governo Renzi, ndr) venne ad Enna per bloccare le primarie dell’epoca proprio perché non veniva consentita la libera partecipazione dei militanti.”

Venerdì si riunirà il PD ennese ma, anche in questo caso la posizione dell’avvocato Argento è chiara: “Cosa verrà deciso non lo sappiamo e non ci interessa perché riteniamo quell’assise assolutamente illegittima, noi non siamo stati neanche invitati, il sottoscritto non è stato invitato pur avendone diritto e comunque non riconosciamo l’esito di quella che è semplicemente una riunione della segreteria politica e personale di Crisafulli”.

La richiesta è esplicita: “Chiediamo al partito nazionale di intervenire su una vicenda che ormai sta assumendo un’evidenza nazionale assolutamente insopportabile soprattutto per gli ennesi.”

“La commissione Nazionale di Garanzia ha infatti già stabilito l’impresentabilità a candidato sindaco di Crisafulli ed il problema resta di natura politica: Crisafulli rappresenta un simbolo e un modo di intendere la politica assolutamente in contrasto con la rivoluzione che ha posto in essere Matteo Renzi a Roma e speriamo anche in Sicilia.”

Quindi non è un problema che si limita alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’ex senatore, e lo hanno visto superarle indenne tra archiviazioni e prescrizioni. Ricorda infatti l’avvocato Argento: “Crisafulli, in ordine ai suoi rapporti con il boss di cosa Nostra, Raffaele Bevilacqua, ha affermato di non aver mai chiesto voti ai mafiosi. E ci mancherebbe altro, resta il fatto insuperabile che per quanto ci riguarda un uomo politico che è rappresentate delle istituzioni, i mafiosi, consapevole che lo siano, non li dovrebbe neanche incontrare.”

Poco importa all’avvocato Argento che Crisafulli si attribuisca in varie interviste il 45% dei voti in provincia di Enna, segnalando che lo stesso ex senatore non deve essere più tanto sicuro dei suoi risultati visto che fino a non molto tempo fa se ne auto accreditava il 90%.

Evidentemente non sono quelli i consensi che possono interessare ad un partito che si propone di innovare la classe dirigente attorno ad un progetto che superi decenni di clientelismo e collusioni.

La durissima presa di posizione dell’avvocato Argento, anche in considerazione del suo ruolo ai vertici del partito nazionale, garantisce un avvio di campagna elettorale per le prossime amministrative di grande interesse.


Simona Scandura per SudPress.it