Leonforte. Nella mattinata di ieri, i deputati del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri e Sergio Tancredi, si sono recati in visita all’ospedale FBC per incontrare il Comitato Pro Salute che dal 2 marzo presidia costantemente il nosocomio, e appurare i risultati della logica dei “tagli” che sta attanagliando non solo questo nosocomio.
“Con la vostra presenza ci date la possibilità di dar voce alla nostra disperazione ma anche alla nostra speranza. Portare fuori la nostra problematica” ha detto il coordinatore Alfredo Vasta “La politica regionale negli anni, di fatto, non ha sostenuto l’importanza di questa struttura. Ed anche molte risorse umane che vi hanno lavorato, per becere lotte interne e rivendicazioni hanno contribuito a causare questa situazione. Lo dico per coerenza e verità”. Parole dure quelle di Vasta che ha poi parlato di numeri favorevoli al nosocomio, e al riguardo ha consegnato dei dati ai due deputati, che rappresenteranno la problematica in aula il prossimo martedì.
“Troppe volte le decisioni politiche sono state prese sopra la testa dei cittadini senza che questi protestassero” ha detto Cancelleri “Interessarsi alla vita pubblica è avere senso della comunità”. Il deputato ha parlato di un piano di riordino che non tiene conto della diversità geografica della nazione per cui i tagli non sono applicabili allo stesso modo, la Sicilia ha infatti problemi di viabilità che rendono difficoltoso e talvolta pericoloso lo stesso spostamento da un paese all’altro per una distanza di pochi chilometri, e sulla logica dei tagli è stato lapidario “Il taglio dei posti letto non genera risparmio ma crea un disservizio. Questo piano porta all’abbandono dei territori. Noi vogliamo una rimodulazione che rispetti l’identità dei territori. Non possono esserci cittadini di serie A e di serie B”. Tancredi ha sottolineato il buono stato della struttura ospedaliera e ha precisato che i “tagli” hanno senso se c’è una razionalizzazione e programmazione. Erano presenti all’incontro numerosi cittadini, il Presidente del c.c., Floriana Romano e il c.c. Angelo Cremona.

Livia D’Alotto