Mirello Crisafulli sarà candidato sindaco del Pd ad Enna

Vladimiro Crisafulli

Vladimiro Crisafulli

Mirello Crisafulli sarà candidato sindaco del Pd ad Enna. A spazzare via ogni dubbio lo stesso segretario provinciale dei democratici ennesi dopo le polemiche delle ultime settimane e soprattutto il giorno dopo che il vice segretario nazionale del Pd, Debora Serracchiani, aveva auspicato un ripensamento dello stesso Crisafulli affinchè recedesse dalla volontà di candidarsi. Non è andata così ma soprattutto il “bollo” sulla candidatura è arrivato in presenza del segretario regionale del Pd Fausto Raciti secondo cui in questi giorni “è stata fatta un’impropria associazione mediatica tra i fatti che hanno riguardato le primarie ad Agrigento e il dibattito in corso all’interno del Pd ennese. Due situazioni in realtà diversissime anche e soprattutto per la natura del partito ennese, vivo e dinamico”. Sull’intervento del vice segretario nazionale del Pd, Raciti ha spiegato che la Serracchiani “si è limitata a segnalare una questione di opportunità rimettendosi alla decisione dell’interessato e del gruppo dirigente locale. La decisione che il partito di Enna ha assunto con la candidatura alle primarie di Crisafulli – ha detto Raciti – prelude ad una campagna elettorale che sarà straordinaria e che porterà il partito e la coalizione alla vittoria” evocando poi l’autonomia decisionale del gruppo dirigente locale. Ma le attenzioni erano puntate soprattutto su di lui, Mirello Crisafulli, che ha anche ceduto all’emozione, uomo forte del Pd ennese ma anche siciliano, colui a cui negli ultimi cinque anni è stata negata la candidatura sia a sindaco (già nel 2010), ma anche alla Camera dei Deputati e alle Europee ma nonostante ciò, ha detto Crisafulli, “io sono sempre stato obbediente. Sono stato sempre presente però allora c’erano dei punti a cui si potevano appigliare, adesso non c’è niente, stavolta nessuno potrà dire di levarmi, sarà come nascondere altri problemi”. Crisafulli ha ricordato inoltre che è stato il partito locale a chiedergli la candidatura e avverte che “nessuno oltre al territorio ha il titolo per stabilire chi può candidarsi, nessuno può sollevare ombre perché questo partito non ha peccati da farsi perdonare perché non fa affari con nessuno e non è detto che chi parla contro di noi possa dire la stessa cosa”. Ancora più duro invece il deputato regionale Mario Alloro che ha attaccato il renziano Argento per “rapporti poco chiari con personaggi discutibili”.
Chi ha conosciuto Crisafulli ha sempre visto un uomo duro ma ieri è rimasto colpito per le lacrime che gli sono scese dal volto quando ha detto: “Sono il segretario provinciale del Pd ed ho dedicato tutta la mia vita a questo partito” avvisando che “se continua questa manfrina non se se riusciremo a conquistare la città”. Le colpe di questa battaglia, che dice d’aver subìto, secondo Crisafulli sono tutte da addebitare al fatto che “in tutta Italia solo ad Enna Renzi ha perso con Cuperlo”. Sui presunti motivi di “inopportunità” a lui addebitati Crisafulli dice: “Se tali motivi ci sono io non ne vedo. Probabilmente sono ad Agrigento o in Campania dove forse pensavano di risolvere il problema non candidando me”. Invitando quindi a non vedere la sua candidatura come la vittoria di uno su un altro ha poi sottolineato che “noi non abbiamo timore di confrontarci con nessuno perché non c’è motivo di sentire imbarazzo su di me” ed ha provocatoriamente invitato gli esponenti di altre aree a presentarsi alle primarie. Ma questo non avverrà perché nessuno si è opposto alla sua candidatura che passerà, adesso, dalle primarie di coalizione che si celebreranno il 19 aprile e coinvolgeranno anche Nuovo Centrodestra, Sicilia Democratica ed Udc Sicilia spiegando che si tratta di “una fotografia del governo nazionale”.