Piazza Armerina: fallimento revocato dalla Cassazione a Imprenditore ora chiede risarcimento danni

piazza armerina ceramiche mario litroPiazza Armerina. Trovarsi fallito senza conoscerne i motivi per un commerciante è sicuramente un’autentica tragedia sotto tutti i punti di vista, ma per fortuna, grazie anche ad un ‘ottima tesi difensiva, per un imprenditore armerino, è arrivata giustizia, grazie alla revoca operata dai giudici della Cassazione. La vicenda è inizia il 17 dicembre 2012, quando a Mario Litro, titolare dell’impresa individuale “Soluzioni Ceramiche“ di Piazza Armerina viene notificata una sentenza di dichiarazione di fallimento senza avere ricevuto alcuna comunicazione.Sostanzialmente da imprenditore in poco tempo diventa “fallito” e la sua azienda, conosciuta in tutta la Sicilia, chiusa con i sigilli apposti e una dichiarazione di fallimento senza saperne nulla. Mario Litro è stato dichiarato fallito senza saperne niente, senza essere stato sentito dal Giudice, un caso più unico che raro. Meno male che all’imprenditore in difficoltà la legge italiana riconosce i diritti di difesa, oltre che la possibilità di ricorrere ad una serie di strumenti per cercare di risolvere in altro modo la crisi. La Corte di Appello di Caltanissetta riscontò gravi violazioni dei diritti di difesa di Mario Litro, per cui provvede a revocare il fallimento. Anche la Cassazione ha confermato che il fallimento dell’azienda armerina “Soluzioni Ceramiche” viene dichiarato nullo. Sicuramente un caso più unico che raro. L’impresa ha fatto subito ricorso ad una procedura alternativa di soluzione della crisi che è stata ammessa dal Tribunale di Enna ed in questo momento è impegnata a ristrutturare i debiti con l’ausilio di un esperto attestatore di piani di ristrutturazione, il dott. Marco Mazzurco di Piazza Armerina. Dopo aver interrotto l’attività, senza un motivo valido, di un’azienda del territorio ennese, che opera da circa 31 anni, chi risarcirà i danni all’azienda e all’imprenditore? “Soluzioni Ceramiche” ha incaricato uno studio di Milano, riconosciuto leader nazionale nel contenzioso fallimentare e societario, di agire nei confronti di Marazzi Group S.r.l., società di Sassuolo, che aveva presentato l’istanza di fallimento nel novembre 2012 per circa 25 mila euro. L’impresa piazzese è intenzionata ad andare sino in fondo e ha chiesto un risarcimento di danni di oltre un milione di euro. Ovviamente la vicenda giudiziaria è ancora all’inizio e si dovrà vedere quali saranno gli esiti. In compenso però nel territorio ennese qualcosa si muove per ottenere giustizia a favore delle piccole e medie imprese. “Quello che ho vissuto con la mia famiglia nel dicembre 2012 – ha dichiarato Mario Litro – è stata una ingiustizia inimmaginabile. Vedere in pochi minuti andare in frantumi un’attività di 31 anni è stato tremendo: sono uscito dall’azienda con qualche spicciolo in tasca e mi è stato persino impedito di pagare i miei dipendenti qualche giorno prima di Natale. Inerme ho assistito all’apposizione dei sigilli ai due centri espositivi di cui ero titolare. Adesso, dopo la vittoria in Cassazione, il mio primo desiderio è ripartire e tornare ad operare sul mercato ennese che tanto mi ha dato e al quale tanto credo di aver offerto. Dopo tre Natali passati come quaresime, quella che viene sarà la mia prima Pasqua in serenità”.