Enna. La Guardia di Finanza “monta le tende” negli uffici dell’Ato Rifiuti

110912 guardia finanza ennaEnna. Da alcuni giorni i finanzieri del Nucleo della Tributaria del comando provinciale della Guardia di Finanza si trovano presso gli uffici dell’Ato Rifiuti di corso Sicilia per un controllo della situazione economica della società d’ambito, proprio nel momento in cui i due commissari liquidatori, Di Mauro e Ginevra, stanno per ultimare la compilazione dei bilanci dal 2008 al 2014, che non sono stati mai esaminati dall’assemblea dei sindaci. Bilanci che saranno presentati all’assemblea dei sindaci che dovrebbe riunirsi la settimana prossima per prendere in esame diversi adempimenti a cominciare dalla questione del personale. E’ chiaro che questa ispezione delle fiamme gialle non si esaurirà in pochi giorni perché c’è tanto da esaminare nella vicenda complicata della gestione della società d’ambito da anni messa in liquidazione, da anni in discussione per i tanti debiti accumulati e che pare si aggirano intorno ai 200 milioni di euro, inoltre, tra poco dovrebbe verificarsi il trasferimento del personale alla nuova società di rifiuti, il cui presidente è Sebo Leanza, sindaco di Valguarnera, e si tratta di un passaggio ricco di complicazione e di contrasti in quanto si dovrebbe verificare il taglio di un centinaio di lavoratori, compresi molti amministrativi. L’esame da parte degli esperti della contabilità dell’Ato Rifiuti è molto complessa e potrebbero venirne fuori delle novità, ci potrebbe anche essere la possibilità che i bilanci annuali possano chiudersi in maniera definitiva in modo da poter sapere quale è la reale situazione economica dell’Ato Rifiuti, quali sono i suoi tanti debiti sia nei confronti del personale che nei confronti dei fornitori, quali sono i suoi crediti visto che sono parecchi i comuni che hanno degli arretrati da rimettere alla società. Da un ultimo esame si parla di 8 milioni di crediti complessivi che in comuni devono all’Ato. Ovviamente sull’ispezione della Guardia di Finanza del comando provinciale c’è, ovviamente, il massimo silenzio in attesa che la stessa venga completata. Qualche sindaco, informato, ha commentato che” forse questa volta si potrà sapere veramente l’entità del buco finanziario”.




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