“Sperlinga solidale” ricorda che il castello è chiuso già da 4 mesi

sperlinga_castello_particolareSperlinga. “Sono trascorsi 4 mesi da quando è stato chiuso il castello medievale, e ritengo che l’amministrazione del sindaco Di Marco debba fare di più per sollecitare gli organi competenti e ottenere la riapertura del maniero”. A dichiararlo Filippo Scavuzzo, presidente dell’associazione culturale con finalità sociali “Sperlinga solidale”, che sottolinea come la chiusura del castello sta compromettendo l’unica fonte di reddito legata al turismo del piccolo centro. “Non trovo accettabile che l’amministrazione ritenga sufficiente scrivere qualche nota a soprintendenza ed assessorato regionale ai beni culturali. A mio avviso il sindaco dovrebbe recarsi personalmente alla Regione e – afferma Scavuzzo – se necessario anche al ministero per i Beni culturali. E’ inaccettabile rimanere ad attendere risposte che non arrivano, mentre il castello rimane chiuso, i turisti, che diminuiscono a vista d’occhio, protestano perché non possono visitare neanche il museo e rischiamo di fare la festa dei Borghi più belli d’Italia con il castello inaccessibile”.
I tempi per la messa in sicurezza e la riapertura al pubblico del castello che rimane uno dei luoghi più visitati di tutto l’ennese, sembrano lunghi e questo comporta un pesante danno economico e di immagine per la comunità sperlinghese ma anche per la vicina Nicosia, dove fanno tappa molti dei visitatori del castello di Sperlinga. L’antico Il castello da anni è anche suggestivo scenario di mostre e manifestazioni culturali, della festa medievale per l’elezione della Dama dei castelli che ad agosto attira migliaia di turisti e a settembre è previsto per il Festival dei 100 borghi più belli d’Italia, tra i quali rientra Sperlinga.
“Certo nessuno può attribuire la colpa del distacco del masso al sindaco – conclude Scavuzzo – come nessuno può ritenerlo responsabile delle piogge e delle tempeste che hanno danneggiato tutto il nostro piccolo centro, ma adesso deve assumersi a responsabilità di ottenere che si eseguano i lavori necessari a riaprire la fortezza ed il museo etnoantropolgico, nel più breve tempo possibile. Stiamo parlando dell’unico bene storico di Sperlinga, al quale la nostra economia è strettamente legata. Inaccettabile attendere interventi che, senza un quotidiano interessamento, rischiano di arrivare chissà quando”.


GIULIA MARTORANA PER IL QUOTIDIANO LA SICILIA