Piazza Armerina: domiciliari per un rumeno per più furti presso un’area di servizio

DUMAN CONSTANTINI Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Piazza Armerina alle prime luci dell’alba di ieri, in ottemperanza dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale, hanno tratto in arresto Duman Constantin, 22enne nato a Reghin (Romania) ma residente a Catania, celibe, disoccupato, con precedenti di polizia.
L’odierno provvedimento restrittivo della libertà è collegato a quelli eseguiti nei mesi scorsi dagli uomini dell’Arma piazzese nei confronti di Lacatus Ionut, 24enne nato a Trusesti (Romania) ma residente a Catania, celibe, disoccupato, pregiudicato e di Zamfir Florin Iulian, 21enne nato a Constanta (Romania) ma residente a Catania, convivente, disoccupato, con precedenti di polizia.
Il Duman unitamente ad altri quattro rumeni, tra cui appunto Lacatus e Zamfir, è gravemente indiziato, di aver effettuato più furti aggravati presso l’area di servizio “Esso – Valservice” di Valguarnera Caropepe, Contrada Paparanza. Nello specifico Duman Constantin si è introdotto all’interno della predetta stazione di servizio, asportando della merce ivi custodita. In particolare, in concorso con altri complici, al fine di conseguire un profitto, si impossessava di numerose confezioni di dolciumi, di stecche di sigarette, di biglietti della lotteria istantanea “Gratta e Vinci” ed altra merce, per un valore complessivo di circa 50.000 euro. I furti sono aggravati in quanto commessi da più persone, travisate, in orario notturno, in luogo isolato e mediante violenza consistita nell’aver tranciato il lucchetto posto sulla porta d’ingresso nonché nell’aver danneggiato la porta blindata presente all’interno dei locali adibiti a bar dell’area di servizio “Valservice”.
I reati si sono verificati in Contrada Paparanza di Valguarnera Caropepe, SP 4 Km 4 +100, tra l’Agosto 2013 ed il Marzo 2014.
Per Duman Constantin c’è anche la recidiva reiterata ed infraquinquennale.
L’indagine è stata seguita e coordinata personalmente dal Dr. Fabio Scavone, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Enna.
I militari dell’Arma, durante l’espletamento di complesse indagini, supportate da mirate intercettazioni telefoniche – analisi dei dati G.P.S. e tabulati telefonici, hanno raccolto una serie di elementi che hanno delineato un quadro probatorio che ha consentito alla Magistratura di ritenere sussistenti gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei sette indagati dell’intera operazione.
Gli atti di indagine compiuti, considerati unitamente ai pregiudizi penali e precedenti di polizia, alle loro stabili frequentazioni, hanno portato ragionevolmente a presumere che sia Duman che gli altri coindagati, si dedichino professionalmente ed in modo continuativo a reati contro il patrimonio tra cui furti aggravati e che vivano, in parte, dei proventi degli illeciti perpetrati da cui traggono il loro sostentamento.
Duman Constantin, a conclusione dell’attività investigativa ed espletate tutte le formalità di rito è stato tradotto presso la propria abitazione al regime degli arresti domiciliari a disposizione della competente Autorità Giudiziaria con la prescrizione di non comunicare con altre persone.