Enna. Messa in sicurezza della discarica di Cozzo Vuturo

Cozzo Vuturo 2Enna. Una decisione, finalmente, è stata presa per la messa in sicurezza della discarica di Cozzo Vuturo (vasca B1) da parte dell’assemblea dei sindaci, che si è riunita mercoledì proprio per discutere solo questo problema, per definire una situazione che sta penalizzando sul piano economico tutti i comuni del territorio ennese. Il costo della messa in sicurezza della discarica di Cozzo Vuturo è di un milione e 180 mila euro ed è stato raggiunto l’accordo che ogni comune dovrà pagare secondo la sua quota societaria all’interno della società Ato Rifiuti per cui sarà la Provincia regionale, che ha una quota del 20 per cento, l’ente che pagherà di più, seguita ovviamente dal comune capoluogo. Raggiunto l’accordo ora spetta ai comuni versare le somme da pagare in modo da avere i soldi per l’acquisto del telo impermeabile e la messa in sicurezza della discarica. Pare che il pagamento dovrebbe avvenire nel giro di qualche mese e la messa in sicurezza della discarica consentirebbe ai comuni di utilizzare la discarica di Cozzo Vuturo, evitare l’abbancamento in discariche fuori provincia (Catania e Gela) il cui costo a tonnellata si aggira intorno ai 110 euro a tonnellata, mentre a Cozzo Vuturo il costo si aggira intorno ai 60/70 euro con un risparmio notevole. Poi se si attiva la raccolta differenziata il costo diminuirebbe notevolmente. Sempre in tema di rifiuti c’è da sottolineare che sull’impianto di selezione dei rifiuti di Gagliano il comune ha dato il via libera per il trasporto dei rifiuti, solo che l’impianto ha subito degli atti vandalici ed anche dei furti di attrezzi per cui sono necessari circa 150 mila euro per rimettere tutto a posto e così far partire questo impianto che dovrebbe servire per 2500 famiglie di Agira e Gagliano con possibilità di ampliarlo a Troina e Cerami. Questi 150 mila euro li dovrebbe uscire l’Ato Rifiuti e qui incominciano a sorgere le difficoltà perché allo stato attuale di soldi l’Ato Rifiuti ne ha veramente pochi, anche perché i comuni non è che versano i soldi con regolarità ed il debito si aggira complessivamente intorno agli 8 milioni di euro. Intanto, gli operai sono in stato di agitazione perché molti stipendi non sono stati pagati.




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