Primo maggio al paese leonfortese

enna BucheIn Sicilia terra di sole e di disoccupazione anche quest’anno il “Primo Maggio” si è festeggiato. La disoccupazione ufficiale è al 60% e quella percepita all’80, il lavoro arranca e il calo delle nascite aumenta, i carrozzoni dell’assistenzialismo scricchiolano ma ancora tengono e Portella della Ginestra sta là a ricordarci la prima strage di Stato. Il primo Maggio però è festa e per ciò festeggiare si deve. Scampagnate, mare e grigliate. Da noi al paesello solo grigliate.
Grigliate per tutti e per tutti i gusti.
Carne, carne e solo carne. I vegetariani sono cosa scognita per non dire degli astemi: poveracci! Le tende continuano a rallegrare il comune e i fossi ancora azzoppano macchine e cristiani, però una novità c’è! L’amministrazione ha predisposto un modulo già compilato per il risarcimento danni all’autoveicolo offeso da buca paesana. Scassi un copertone? Luca paga! Bene ma se invece di risarcire si aggiustasse? E no! E allora?! I soldi per zittire l’automobilista indignato si trovano quelli per aggiustare una volta e per sempre no?!
Verrebbe da chiedersi perché, ma poi passa la voglia e si ricomincia da capo e allora buona notte Leonforte che l’alba del risveglio è ancora lontana.


Gabriella Grasso