Strepitosa prestazione e successo non prevedibile di due giovani ciclisti di Villarosa

Omar e Salvatore su podioVillarosa. E’ stata una strepitosa prestazione e un successo difficilmente prevedibile quello dei due giovani atleti villarosani del Gruppo sportivo “Pantani” nella Spartan Race 2015 che si è svolta due giorni fa a Orte. Nella sempre più famosa e internazionale corsa ad ostacoli che ripropone percorsi Nato Salvatore Biancucci e Omar Antonio Abatino, guidati dai rispettivi genitori, su 3700 atleti partecipanti nella prova Sprint composta da 6,5 chilometri e 18 ostacoli si sono piazzati nella classifica mondiale 15° e 16° in ordine d’arrivo e primo e secondo nella loro categoria con un tempo di 1h 11m e 35s, segnando il record per età e tempo. “Le prove sono state decisamente dure –dicono Salvatore e Omar-. Nella classifica mondiale potevamo ambire ancora a un migliore piazzamento, ma i tagli e qualche trauma alle gambe procuratoci nelle prove più difficili ci hanno rallentato un po’. Ma siamo soddisfatti lo stesso perché, anche se ci siamo sottoposti a mesi di duri allenamenti, l’obiettivo nostro era arrivare al traguardo; dopo aver superato un paio di chilometri, e se anche superare le prove di forza e di destrezza diventava sempre più difficile, abbiamo capito che potevamo ambire a qualcosa di più. Abbiamo ricevuto i complimenti –sottolineano con soddisfazione Salvatore e Omar- dal campione del mondo e da tantissimi atleti che non si aspettavano una prestazione così eccellente da noi”. Quali i prossimi obiettivi? “Il campionato europeo che si svolgerà a settembre in Slovenia. L’unica cosa che ci dispiace è non poter partecipare a una gara fissata per il 13 giugno a Milano per via di alcuni impegni che avevamo preso precedentemente”. I due genitori, Giovanni e Angelo, ovviamente sono al settimo cielo: “Siamo felicissimi, grandissima collaborazione tra Salvatore e Omar e tanta grinta. Abbiamo visto determinazione nei ragazzi nel superare gli ostacoli e la voglia di non mollare. Vuol dire che durante gli allenamenti, i preparatori sono riusciti ad inculcargli qualcosa, a trasmettere lo spirito giusto”.

Giacomo Lisacchi