Provincia Enna decisa a presentare ricorso per messa in sicurazza vasca discarica Cozzo Vuturo

Cozzo Vuturo 2Enna. Sulla decisione da parte dell’Assemblea dei sindaci di ripartire secondo le quote sociali la somma di un milione e 180 mila euro per mettere in sicurezza la vecchia vasca B1 della discarica di Cozzo Vuturo, la Provincia è decisa a presentare ricorso perché la sua quota da circa 110 mila euro salirebbe intorno ai 350 mila euro, che sembra una spesa eccessiva per le magre casse dell’ente locale in crisi in tutti i sensi, anche se la Provincia cercherà la compensazione in quanto l’Ato Rifiuti le deve dei soldi. Si sta, quindi, valutando la presentazione del ricorso entro la fine del mese di maggio. Ma la decisione di pagare le somme secondo le quote sociali in possesso dovrebbe essere fatta nel più breve tempo possibile perché la chiusura della discarica di Cozzo Vuturo sta producendo danni finanziari a tutti i comuni e sta anche condizionando, per certi aspetti, la realizzazione della seconda vasca, la B2, la cui gara di appalto è stata fatta e l’Associazione di imprese che si è aggiudicati i lavori si sta muovendo per iniziarli visto che ci vuole quasi un anno per la realizzazione. Insomma c’è da mettere la mano al portafogli per i comuni ed uscire i soldi per la messa in sicurezza della vasca B1, che potrebbe compromettere la realizzazione della seconda vasca. La Regione guarda con un certo interesse alla realizzazione della seconda vasca di Cozzo Vuturo perché potrebbe essere una salvaguardia tenuto conto che molte discariche siciliane si stanno chiudendo per mancanza di sicurezza. Nel corso dell’assemblea dei sindaci di mercoledì 29 aprile si è anche parlato dell’impianto di selezione dei rifiuti di Gagliano, che è stato completato da anni, mai entrato in funzione e che ha subito atti vandalici e furti per circa 150 mila euro. L’Assemblea dei sindaci ha discusso dell’argomento e pare che ci si stia muovendo per completare l’impianto e metterlo in funzione.Ci vogliono 150 mila euro che dovrebbe uscire l’Ato Rifiuti e quindi tutti i comuni del territorio ennese. Questo impianto, entrando in funzione, andrebbe a servire nella raccolta differenziata 2500 famiglie di Gagliano ed Agira, ma essendo un impianto modulare si potrebbe incrementare il numero di famiglie da servire sia per i comuni di Troina, Cerami e Nissoria con positività sul piano economico.