Enna. Lista L’altra Città – candidato sindaco Girasole

laltra_citta_3x2Enna. Lista L’altra Città – candidato sindaco Girasole Angelo

MOTIVAZIONE CANDIDATURA
Sono stato assente dalla scena politica dal 2008, dopo aver ricoperto importanti e delicati ruoli amministrativi ed aver dato un contributo non indifferente al risanamento del Bilancio Comunale. Nel 2005 da Assessore al Bilancio mi sono trovato davanti ad una situazione di dissesto economico: il Comune di Enna era indebitato per 15 milioni di euro e dopo appena tre anni, l’ho lasciato con un avanzo di amministrazione di circa 4 milioni di euro. Nel mio agire politico mi sono sempre ispirato a principi di legalità e trasparenza, avendo come stella polare il bene comune e l’interesse generale; a tal proposito voglio ricordare una serie di attività realizzate, anche con il mio contributo, proprio nel periodo di Dissesto Finanziario; cose di non poca importanza, come ad esempio: la messa in sicurezza di gran parte delle pendici di Enna, il rifacimento del manto stradale e dell’illuminazione delle principali arterie della città (Viale Diaz, Corso Sicilia, Via Pergusa, Via Vittorio Emanuele etc.), il rifacimento della pavimentazione del Belvedere, il completamento del Campo di Atletica di Enna Bassa e tante altre piccole realizzazioni che andavano nella direzione della semplificazione amministrativa quali lo sportello unico per le imprese, il potenziamento del sistema informatico e l’Ufficio Relazioni con il Pubblico di cui sembra essersi persa ogni traccia. Niente di stratosferico o di trascendentale, nessun aeroporto, nessuna scala mobile, nessun idroscalo, ma opere di pubblica utilità che hanno migliorato le condizioni generali e la vivibilità della Città e che, in parte, sono ancora sotto gli occhi di tutti. Non mi sono occupato di introdurre parenti nei vari ATO, di offrire incarichi di sottogoverno ad amici, di chiedere ed ottenere consulenze per decine di migliaia di euro.
Oggi i tempi sembrano maturi perché una nuova stagione politica miri alla riscoperta di questi valori; infatti mentre da un lato monta sempre più una forte sfiducia nei confronti dei rappresentanti politici, dall’altro sembra emergere il desiderio, se non la necessità, di buona politica e buona amministrazione.
Il progetto che mi vede candidato Sindaco sostenuto dalla lista “L’ALTRA CITTÀ che mi piace”, si rivolge proprio a quell’elettorato stanco di proclami, promesse mancate, stanco di assistere inerme all’assalto alla diligenza della cosa pubblica; si tratta di un progetto sostenuto da persone libere che non hanno la pretesa di rappresentare il nuovo, ma che offrono garanzie di cambiamento proprio perché hanno già dato prova della loro diversità politica e sottopongono se stessi e la loro credibilità alla valutazione dell’elettorato.

OBIETTIVI MEDIO LUNGO TERMINE
girasole angeloImmaginare un’altra Enna è possibile, recuperare l’identità della città è necessario. Questo significa riportare Enna ad essere una città pulita, ordinata, laboriosa, educata, accogliente, forte di una propria vivacità culturale, capace di innovare ed orgogliosa delle proprie tradizioni. Questo obiettivo intendiamo realizzarlo attraverso il recupero, la revisione e l’attualizzazione del Piano Strategico, strumento che ci è apparso fondamentale per avere una visione a lungo respiro della città, già in dotazione del Comune dal 2008 e completamente trascurato dall’Amministrazione Garofalo.
Abbiamo istituito un gruppo di lavoro formato da professionisti a noi vicini ed aperto al contributo di chiunque voglia partecipare al disegno di scenari futuri e prospettive possibili relative alla riqualificazione e al rilancio della città e del suo territorio (con ciò intendiamo archiviare il Piano Regolatore).
Intendiamo gradualmente recuperare il centro storico rendendolo accessibile a tutti e pedonalizzato e ci si impegnerà nella realizzazione di un piano integrato della viabilità e di parcheggio veicolare moderno ed efficiente che privilegi il mezzo pubblico rispetto al privato, che contempli anche il risparmio e le energie rinnovabili.
Si dovrà provvedere alla completa sistemazione delle pendici (a cui va deputato il ruolo di riconnessione “verde” del territorio), alla riscoperta dei tesori abbandonati, alla valorizzazione del l’ambiente e del patrimonio paesaggistico-naturale di luoghi come Pergusa (occorre aprire un dibattito per capire il destino dell’Ente autodromo), alla migliore utilizzazione dei beni monumentali, alla creazione di un centro commerciale naturale.

Sono fermamente convinto che piccoli cambiamenti possano generare grandi risultati, sfruttando e mettendo in rete ciò che abbiamo e valorizzandolo in un progetto d’insieme con una visione a largo raggio che metta al centro la comunità e i suoi bisogni. L’auspicio è che il Piano, frutto della collaborazione di tutti e dei tavoli tematici, diventi patrimonio della Città da attuare gradualmente, attraverso finanziamenti europei o privati, indipendentemente dal colore delle amministrazioni che si succederanno.

OBIETTIVI BREVE TERMINE
– Dimezzare il numero delle riunioni di Commissioni Consiliari attraverso la semplice e puntuale applicazione del Regolamento di Consiglio Comunale che prevede che le Commissioni si riuniscono per “esaminare le questioni sulle quali il Consiglio è chiamato ad adottare Deliberazioni” e non per esercitare potere ispettivo che va demandato ad altri strumenti quali: le interpellanze, le interrogazioni e le mozioni.
– Realizzare una diversa gestione del randagismo che, attraverso il coinvolgimento attivo del Servizio Veterinario dell’ASP, riduca gradualmente l’oneroso costo del canile (circa 350 mila euro annui).
– Dare piena attuazione ad una mozione esitata all’unanimità dal Consiglio Comunale che prevede una più moderna gestione della pubblica illuminazione.
– Con le economie realizzate dalla applicazione di questi primi punti, attivare un mutuo per investimenti (Recupero dell’anello Castello di Lombardia, messa in sicurezza delle pendici del Belvedere e risistemazione della balaustra).
– Attivare luoghi in cui i giovani possano scambiare competenze e idee
– Rimodulare e potenziare la spesa sociale finalizzata al soddisfacimento dei bisogni prevalenti e reali, da fare emergere anche attraverso l’istituzione di una rete che coinvolga le parrocchie e le strutture in esse operanti (Caritas, associazioni volontariato).
– Istituire una Consulta per la disabilità per razionalizzare l’offerta di servizi.
– Attivare in tempi brevi della Raccolta differenziata dei rifiuti.
– Produrre ogni sforzo politico per dare attuazione al Referendum sull’acqua pubblica.
– Gestire l’impiantistica sportiva con gli strumenti dell’ordinarietà e non con quelli della straordinarietà e dell’emergenza che continuano a procurare ritardi ed inefficienze.
– Archiviare i progetti relativi alle grandi opere e puntare sulle manutenzioni (verde pubblico, strade, edilizia scolastica, monumenti) in modo da creare opportunità di lavoro e ridare, nello stesso tempo decoro alla città.
– Attuare una politica in difesa delle competenze della Provincia e a salvaguardia dei livelli occupazionali.
– Ricercare ogni possibile soluzione con l’Università per realizzare lo spostamento di almeno una Facoltà in locali, non necessariamente di proprietà comunale, nella zona centrale della Città.
– Collaborare con la Direzione Generale dell’ASP per attuare una politica sanitaria che riporti al centro degli interventi la persona ammalata, i suoi bisogni e le sue aspettative.
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GIUDIZI AMMINISTRAZIONE GAROFALO
ñ Ha vissuto alla giornata, in assenza totale di programmazione dimostrata dal fatto che tutti i bilanci sono stati approvati nei mesi autunnali quando già gran parte della spesa era stata impegnata.
ñ Non ha fatto nulla per risolvere il problema dei rifiuti.
ñ Inerzia totale nella ricerca di finanziamenti esterni dimostrati dalla perdita di un finanziamento per il rifacimento del campo di Pergusa.
ñ Mancato riordino delle Partecipate.
ñ In perfetto stile Prima Repubblica, a pochi mesi dalle elezioni, ha trasformato il Centro Storico in un cantiere, ritenendo in tal modo di poter abbindolare l’elettorato.
ñ Mi fermo qui, per il resto mi rimetto al giudizio del Partito Democratico, che nel momento stesso in cui non ha riproposto la sua candidatura ne ha di fatto decretato il fallimento.

 

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