Troina: in pessime condizioni la chiesa di San Nicolò alla Piazza sulla via Conte Ruggero

Troina San Nicolò alla PiazzaTroina. E’ ridotta in pessime condizioni la chiesa di San Nicolò alla Piazza sulla via Conte Ruggero, una delle chiese più antiche di Troina, che da alcuni decenni è chiusa. Alcuni giorni fa è stata aperta per circa mezz’ora, appena in tempo per il sopralluogo di un paio di funzionari della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Enna, che non hanno potuto fare altro che constatare lo stato di degrado in cui versa questa chiesa. Purtroppo non è sola la chiesa di San Nicolò alla Piazza a trovarsi in queste penose condizioni di degrado. A pochi passi da questa chiesa, sulla via Conte Ruggero che attraversa il cuore del centro storico di Troina d’impianto medievale, ci sono altri edifici di grande valore storico e culturale che si trovano in condizioni di assoluto abbondano: la chiesa dell’Immacolata e l’ex convento dei padri francescani conventuali a metà percorso della via Conte Ruggero. In questo convento fu ospitato nel 1535, per tre giorni, l’imperatore Carlo V di ritorno da Tunisi. Da alcuni anni l’ex convento e chiesa sono chiusi. Gli unici ospiti ad entraci sono le colombe e altri volatili, che l’hanno trasformati in depositi di sterco. L’ex convento San Francesco fu costruito nella seconda del ‘400. La chiesa di San Nicolò alla Piazza è molto più antica dell’ex convento dei padri francescani conventuali. Ce lo ricorda Vincenzo Squillaci, ispettore onorario, nel suo rapporto del 1955 alla Soprintendenza ai monumenti della Sicilia Orientale di Catania sui monumenti antichi della città di Troina. “Esisteva fin dal tempo della conquista normanna, e forse prima, e Goffredo Malaterra la menzione nella sua opera (De Rebus Gestis Rogerii, Calabriae et Siciliae comitis et Roberti Guiscardi ducis, fratris eius ndr)”, leggiamo nel rapporto di Squillaci. Goffredo Malaterra, il monaco benedettino normanno, venne in Sicilia al seguito del Conte Ruggero con il compito di scrivere la storia del primo insediamento normanno in Calabria e Sicilia. Goffredo Malaterra narra che nella chiesa di San Nicolò fu seppellita la salma di Giordano, figlio del Conte Ruggero, morto a Siracusa per febbre sinoca. Ecco come il monaco Malaterra racconta questo triste episodio della vita del Conte Ruggero: “Quando il padre lo seppe, accorse lì sperando di arrivare prima che morisse, ma per l’aggravarsi la malattia fu più veloce del padre…. E così, stabilendo degni funerali, trasportò la salma a Troina per seppellirla nel portico di San Nicola”.

Silvano Privitera





RIPRENDIAMO E PUBBLICHIAMO DAL QUOTIDIANO LA SICILIA