Centuripe. Carabinieri scoprono organizzazione rumena catanese dedita a furti a commercianti e imprenditori

TWICE carabinieri niccosiaAll’alba di questa mattina i Carabinieri del Comando Compagnia di Nicosia con il supporto dei colleghi di Catania e Palagonia ed il coordinamento della Procura della Repubblica di Enna, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Enna, nei confronti di due cittadini rumeni residenti a Catania e Palagonia.
Risulta destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere il rumeno Dumitran Cristi Constantin classe 1990 residente a Palagonia (CT), pregiudicato e il connazionale Balan Costel classe 1992 domiciliato Catania, pregiudicato, sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza. I due stranieri sono ritenuti responsabili, unitamente ad altri 4 connazionali, di furto aggravato, ricettazione e danneggiamento.
In particolare, l’articolata attività investigativa, avviata e condotta in campo dai militari dell’Arma della Stazioni di Centuripe (EN), ha consentito di individuare l’esistenza di un gruppo di individui di nazionalità rumena, dedito alla commissione di furti ai danni di commercianti ed imprenditori della provincia Ennese, i quali, seguendo un “modus operandi” consolidato e ben organizzato, riuscivano a portare a termine colpi asportando materiale di ingente valore.
L’indagine, sviluppata dai Carabinieri di Nicosia e Centuripe attraverso metodi tradizionali ed intercettazioni telefoniche, ha permesso di scoprire l’esistenza di una banda organizzata composta dal Dumitran (ritenuto il capo), dal Balan e altri 4 connazionali residenti tra Catania, Palagonia e Siracusa, specializzati nei furti. Le indagini dei Carabinieri, su direttive della Procura della Repubblica di Enna, tuttora proseguono al fine di accertare eventuali altre corresponsabilità.
L’operazione denominata convenzionalmente “TWICE” (dall’inglese “due volte”), prende il nome proprio dalla peculiarità della banda, che colpiva gli obiettivi sempre, due volte. Le indagini, condotte con estenuante impegno dai militari dell’Arma attraverso intercettazioni telefoniche e pedinamenti nelle province di Enna e Catania, hanno permesso di ricostruire il modus operandi della banda e di individuare nel DUMITRAN il “capo” del sodalizio criminale dedito ai furti in aree rurali. Sono state accertate le responsabilità del Dumitran e del Balan in relazione ai sottonotati eventi:
· due furti commessi, a distanza di pochi giorni, nel mese di ottobre 2014 ai danni di un’officina meccanica di proprietà di un 55enne G.D. ubicata in Centuripe (EN). I due malviventi infatti, in piena notte, dopo aver divelto in entrambi i casi la saracinesca del locale, si introducevano all’interno asportando attrezzi, pezzi di ricambio e altro materiale per un valore di oltre 30 mila euro. I danni provocati al meccanico sono stati di ingente valore tanto da costringerlo a chiudere l’officina per diversi giorni. I rumeni infatti, per scardinare la saracinesca, utilizzarono la prima volta un Bobcat e la seconda, mediante l’utilizzo di un’autovettura a cui avevano agganciato la maniglia della serranda;
· due furti commessi a fine ottobre 2014 e a fine novembre 2014 all’interno del deposito di automezzi di Centuripe in contrada Vignali, dell’azienda “Società Trasporti Autolinee Regionali s.r.l. con sede legale a Caltagirone (CT)”. Nella circostanza i malviventi si introducevano all’interno della rimessa derubando tutto il gasolio presente negli autobus, le autoradio e altri attrezzi presenti per un valore di oltre 10 mila euro. I pullman subivano danni consistenti tanto da costringere la ditta a bloccare il servizio per diversi giorni.
Gli eventi delittuosi sopra descritti, considerato le modalità particolarmente crudeli, gli elevati danni provocati e per il fatto di essersi verificati in un lasso di tempo ristretto, hanno suscitato profondo allarme sociale nel piccolo centro ennese.
L’elemento di maggiore rilievo che con la presente indagine viene rilevato è l’esistenza di una organizzazione criminale composta da 6 cittadini rumeni (alcuni posizioni sono ancora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria), specializzata nei furti. Il capo Dumistran decideva luogo e data in cui dovevano avvenire i furti. Tutti i componenti utilizzavano diversi telefoni, con schede intestate a diverse persone.